Bologna, folla commossa per l’addio a Wolfango

La camera ardente per il pittore scomparso nella notte tra domenica e lundì

L’amico Eugenio Riccòmini accarezza il feretro (Schicchi)

L’amico Eugenio Riccòmini accarezza il feretro (Schicchi)

Bologna, 17 gennaio 2017 – La camera ardente è stata allestita in Sala Savonuzzi, quella che di solito ospita le conferenza stampa del Comune. Perché lì, appeso alla parete principale, campeggia ‘Il Cassetto’, affidato in comodato al Comune. ‘Il Cassetto’ – spiegava lo stesso Wolfango – rappresenta «ciò che può essere contenuto disordinatamente in un cassetto di chiunque con un chiaro omaggio all’Ulisse di Joyce».

E in tanti hanno voluto abbtacciare la figlia Alighiera Peretti Poggi. Wolfango, ammalato da tempo, si è spento nella notte tra domenica e lunedì in casa, vicino al suo Presepe, all’età di 90 anni festeggiati da pochi mesi con i figli Alighiera e Davide, la moglie Chiara Pozzati, molti amici e personalità del mondo artistico.

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