Emilia Romagna, via al piano antismog: restano in garage 718mila veicoli

È l’unica Regione italiana che estende i blocchi ai diesel Euro 3 IL COMMENTO Primi della classe?

Un vigile urbano con la mascherina anti smog (Foto Bove)

Un vigile urbano con la mascherina anti smog (Foto Bove)

Bologna, 2 ottobre 2015 - Come i remigini che il primo ottobre tornavano a scuola, da ieri gli automobilisti emiliano romagnoli hanno dovuto affrontare... il ritorno dei blocchi antismog. Sono scattate infatti (e saranno applicate fino al 31 marzo 2016) le limitazioni al traffico previste dal nuovo Piano aria integrato regionale. Rispetto agli anni scorsi, sono stati eliminati gli stop del giovedì ma i divieti sono stati allargati a tutta la classica settimana lavorativa, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, e a una fascia più ampia di veicoli. Come era stato anticipato in estate, quest’anno vengono bloccate anche tutte le vetture diesel fino all’Euro 3, sebbene potranno circolare quelle a benzina dall’Euro 2 in su. Per i veicoli commerciali leggeri diesel Euro 3, lo stop sarà invece dall’autunno 2016.

A quanto risulta, soltanto l’Emilia Romagna ha deciso di fermare già dal 2015 le auto diesel Euro 3: la Regione Lombardia, che inizialmente aveva previsto un provvedimento simile, ci ha ripensato e lo ha spostato al 15 ottobre 2016, ma per quest’anno ha esteso la manovra – con le modalità del 2014 – da 209 a 570 Comuni. Ancora per questa stagione 2015-2016 in Emilia Romagna le limitazioni riguarderanno i Comuni con più di 50mila abitanti (i capoluoghi di provincia, oltre a Carpi, Faenza e Imola), e solo dall’ottobre 2016 diventeranno legge anche nei centri con almeno 30mila abitanti e nella cintura bolognese. La prima domenica di ogni mese sarà ‘ecologica’ (eccetto dal 1° dicembre al 6 gennaio).

A conti fatti, la manovra andrà a interessare circa 718mila veicoli, ovvero il 23% delle vetture e degli autocarri immatricolati in Emilia Romagna, che sono 3 milioni e 150mila. Però la partenza è tutta in ordine sparso. Molti Comuni non hanno ancora approntato le ordinanze e quindi – di fatto – ancora per alcuni giorni non applicheranno la manovra. A Imola, per esempio, l’avvio sarà il 12 ottobre, a Ferrara domenica 4, a Rimini lunedì 5. A Cesena il sindaco ha fatto sapere che i blocchi saranno effettivi soltanto dopo un’adeguata campagna di comunicazione. Carpi, nel Modenese, adotterà l’ordinanza solo la prossima settimana. Al contrario, il Comune di Granarolo, nell’hinterland di Bologna, ha deciso di aderire già quest’anno alla manovra, anche se non ne sarebbe stato obbligato fino al 2016.

Non mancano i mugugni. «Questi provvedimenti si sono già dimostrati inefficaci, ma al contempo rischiano di pesare negativamente sulle attività commerciali, soprattutto dei centri storici», rimarcano Confcommercio e Confesercenti regionali. E gli artigiani della Cna di Modena puntano il dito: «Intere categorie non avranno più deroghe», protestano. Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione, ha annunciato l’intenzione di ricorrere al Tar, contro i provvedimenti, definiti «figli del peggiore ambientalismo talebano».

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