Turismo, a Capodanno Bologna ha fatto il ’tutto esaurito’

L’80% dei visitatori è italiano. Bilancio più che positivo per tutto il 2016

Bologna, il Capodanno 2017 in piazza Maggiore (Foto Schicchi)

Bologna, il Capodanno 2017 in piazza Maggiore (Foto Schicchi)

Bologna, 2 gennaio 2017 - L’afflusso di turisti a Bologna continua a crescere: anche per Capodanno, dal 29 dicembre all’1 gennaio, negli hotel si è registrato il tutto esaurito (grazie soprattutto ai visitatori italiani, pari all’80% dei turisti totali), così com’era già accaduto per il ponte dell’8 dicembre e quello dell’1 novembre.

E’ la fotografia scattata da Bologna Welcome che oggi ha fatto il punto insieme al Comune. Considerando l’intero mese di dicembre, l’occupazione degli alberghi rispetto all’anno precedente è salita dall’81% a all’85% e parallelamente è cresciuto anche il ricavo medio per camera, passato da 71 a 75 euro.

Trend in linea con quello riferito all’intero anno: si stima che l’occupazione media delle camere cresca dal 59% del 2015 al 64% del 2016. I dati di Bologna Welcome sono aggiornati a fine dicembre perché vengono ricavati da un censimento che la società compie di continuo su 4.000 camere presenti in città. “E’ un successo”, gioisce l’assessore comunale al Turismo, Matteo Lepore, soddisfatto sia per l’andamento complessivo che per quello registrato nelle ultime festivita’: il “pienone” di Capodanno conferma che Bologna fa bene a puntare “non sui grandi nomi, ma sulle cose belle da realizzare”.

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I dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna, invece, al momento sono fermi a ottobre, ma si conferma il bilancio positivo: rispetto allo stesso periodo del 2015 i pernottamenti sono cresciuti del 4,9% nell’area della Città metropolitana e del 7% a Bologna città.

In generale, l’aumento dei turisti italiani conferma un riuscito “riposizionamento” della città sul fronte turistico, sottolinea l’assessore: “Bologna in questi anni ha saputo raccontarsi in maniera diversa” rispetto a quanto accadeva prima. Detto questo, i dati sui turisti stranieri fanno sperare altrettanto bene.

La classifica dei visitatori stranieri vede in testa quelli provenienti dal Regno Unito (+16% rispetto al 2015). Seguono Spagna (+22,3%), Stati Uniti (+3,4%) e Germania (+12,7%). Positive anche le cifre riguardanti Medio oriente e Asia in generale (+22%), così come fa capolino un interessante aumento dei visitatori provenienti dall’Australia, cresciuti nel 2016 del +15%: una “new entry” che testimonia come “cominciamo ad essere conosciuti anche in altri continenti”, rileva Lepore.

Tra le nuove proposte turistiche, si segnala la visita guidata giornaliera alla fontana del Nettuno: finora sono stati conteggiati circa 15.000 i curiosi (sia italiani che stranieri) e le visite si prolungheranno sicuramente per tutta la durata dell’inverno.

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Comune e Bologna Welcome, poi, spiegano che risulta “particolarmente apprezzata” la nuova Card turistica della durata di 72 ore, anche se continua a crescere l’utilizzo di quella da 48 ore (3.100 le tessere vendute nel 2016 con un aumento del 35% sul 2015).

Un altro dato fornito da Bologna Welcome riguarda l’ufficio informazioni di piazza Maggiore, rinnovato lo scorso marzo: a partire da settembre sono state più di 50.000 le persone che hanno ritirato il tagliando all’ingresso per chiedere un’informazione assistita da parte degli operatori.

“Il 2016 chiude in bellezza e con i fuochi artificiali”, commenta il presidente di Bologna Welcome, Celso De Scrilli: Bologna “forse è l’unica città che usa correttamente gli introiti della tassa di soggiorno e i risultati si vedono”, tanto che “molte città stanno venendo qui per vedere cosa abbiamo fatto”.

Per il managing director di Bologna Welcome, Patrik Romano, “il dato interessante è che i pernottamenti aumentano di più degli arrivi e questo in controtendenza rispetto al panorama nazionale”. E’ il segno che la città, dal punto di vista turistico, ha davvero vissuto una svolta: “Prima i visitatori arrivavano in aeroporto - sottolinea Romano - e cercavano il modo più veloce per arrivare in stazione e andare altrove. Poi hanno cominciato a fermarsi una notte e man mano per più notti”.

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