Torino-Bologna 3-0, Donadoni analizza l'amara sconfitta

Il tecnico: "E' mancata la voglia di vincere: così si perde". Bigon: "Non abbiamo usato le armi che servono in serie A"

Roberto Donadoni

Roberto Donadoni

Torino, 6 gennaio 2018 - “Oggi ci hanno camminato sopra e questo non è accettabile. Dobbiamo fare il mea culpa, in prima battuta il sottoscritto” Roberto Donadoni non cerca scuse per la pesante sconfitta per 3-0 subita contro il Torino, ma prova a darsi una spiegazione: “Non è una questione di modulo perchè - dice l'allenatore bergamasco - anche quando ci siamo messi a tre a centrocampo non è cambiato nulla; a fare la differenza è stata la loro voglia di vincere. Le partite si possono perdere, ma non con un atteggiamento passivo del genere. Abbiamo interpretato la gara sotto tono sotto tutti i punti di vista e l'errore dal dischetto è frutto di una mentalità sbagliata di squadra”.

A sbagliarlo fisicamente è stato invece Pulgar che ha tirato nonostante ci fossero in campo Destro e Verdi: “E' lui il tiratore designato - smorza ogni polemica Donadoni. In allenamento - aggiunge - i ragazzi provano i rigori ed il migliore a calciarli è Pulgar”. A confermare la cosa il direttore sportivo Riccardo Bigon che ha condiviso l'analisi del mister: “Oggi - hanno dichiarato in coro seppur a distanza - è stato il primo episodio nel quale non abbiamo combattuto con le armi che servono in serie A per portare a casa punti, ma questa battuta d'arresto non va bene e ci deve servire da lezione perchè non succeda più”.

Bigon parla poi del mercato aperto da tre giorni: “Nessuno vuole spingere Verdi ad andare, anzi il mister ha detto che vuole allenarlo ancora, e Verdi ha ribadito il fatto di voler rimanere qui. Dzemaili - Taider al momento sono opzioni ma non c'è nulla in chiusura. Paletta non è una possibilità”- risponde infine. 

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