Bologna, 31 ottobre 2014 - Sono un bolognese di ottanta anni, ho visto Bologna distrutta dalle bombe e poi rinata, ma uno schifo come adesso non lo ricordo. Ho letto che il Carlino insieme all’Ascom fu richiamato dalla Soprintendenza per la campagna contro i graffiti. Quelli della Soprintendenza li manderei a pulire i muri di Bologna e li multerei se non sono puliti bene.
Giorgio Limoni
Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino Massimo Gagliardi
La vicenda dei graffiti, come riportiamo in altra pagina del giornale, è avvilente. Umiliante. Cittadini che si rimboccano le maniche si vedono censurati dalle Lor Soprintendenze per non aver usato lo stesso identico colore che c’era prima...Come se quello che c’era nel 2012 fosse quello originario dell’Ottocento o del 1921. Roba da ridere, se non fosse da piangere. Il fatto al quale allude lei, caro lettore, avvenne nel 2010. Il Carlino, assieme all’Ascom e con il beneplacito del Comune, diede il via a una vasta opera di ripulitura dei muri del centro storico. La Soprintendenza regionale ci intimò l’alt. Ci alzammo da quel tavolo facendo una facile previsione: noi ci ritiriamo e il centro diventerà uno schifo. Così è accaduto. Ora ci risiamo. E il Carlino tornerà ad affiancare i cittadini. Come sempre.
massimo.gagliardi@ilcarlino.net
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