Strage di Marzabotto, arriva il ministro Galletti al 70esimo anniversario ma il dissenso resta

"Qui non è Mirabilandia". Una lettera di protesta anti-governo e il ministro non sarà l'oratore ufficiale

La lapide a Monte Sole

La lapide a Monte Sole

Bologna, 2 ottobre 2014 - Non più Federica Mogherini bensì Gianluca Galletti, ma il dissenso resta. La sostituzione del ministro degli Esteri con il suo collega all'Ambiente per la cerimonia istituzionale per il 70esimo anniversario della strage nazista di Monte Sole non basta a disinnescare il dissenso rispetto alla presenza del Governo alla commemorazione di domenica a Marzabotto. Pierpaolo Lanzarini, ex assessore del Comune di Sasso Marconi e 'abitante' di Monte Sole conferma infatti le ragioni che l'hanno spinto a scrivere la lettera in cui si annunciava che un gruppo di cittadini avrebbe disertato la cerimonia ritenendo inaccettabile la presenza del titolare degli Esteri per le sue posizioni sulle crisi in Palestina ed Ucraina.

Tant'è che oggi ha spedito ufficialmente la lettera ai sindaci del territorio di Monte Sole (Grizzana, Marzabotto e Monzuno) e ai presidenti della Provincia di Bologna e del Comitato per le onoranze delle vittime della strage. Anche se Mogherini non viene più? "Non ho il tempo di cercare gli altri firmatari per chiedere conferma, ma direi sicuramente di si': per me le ragioni della nostra protesta sono sempre valide. E' evidente che se Mogherini invia armi a qualcuno in conflitto, sottintendendo che la guerra può essere uno strumento di risoluzione delle controversie internazionali, e nessuno del Governo si oppone...", allora il discorso fatto per Mogherini vale per qualunque altro componente dell'esecutivo Renzi.

Ma Lanzarini si spinge anche oltre: "Mi permetto di far notare, ed è una riflessione assolutamente personale, che se il Governo è stato invitato, qualcuno, questo invito, lo deve pur aver spedito. Quindi qui c'è un problema anche 'in casa'". In altre parole, prosegue Lanzarini, "qualcuno usa strumentalmente la strage e le celebrazioni per motivi locali di propaganda" e quindi nel programma "il 'nome di rilievo nazionale' ci deve essere" e questo "a prescindere dalla coerenza dimostrata rispetto ai temi che questi luoghi impongono". Dunque resta intero il senso della scelta di non prendere parte alla cerimonia di domenica. Altri, tra i firmatari della lettera contro la presenza del Governo (in totale una trentina di persone) potrebbero fare altrettanto, ma gira voce che qualcuno si stia organizzando per un volantinaggio di protesta.

Chi invece sarà convintamente alla cerimonia è la vicepresidente e parlamentare del Pd Sandra Zampa. "Anche quest'anno - fa sapere dal suo sito - sarò a Monte Sole, nel giorno e nel luogo deputato al ricordo delle stragi" del 1944, perché "quel luogo, e il ricordo dell'orrore dello sterminio che qui si è compiuto, porta in sé la più viva testimonianza di quanto sia stato pesante il prezzo della nostra libertà". Ora, aggiunge Zampa, "sulle nostre spalle grava il dovere etico e morale di ricordare - ma soprattutto di trasmettere - ciò che è stato ai nostri figli, ai nostri nipoti, ai giovani". Per Zampa, "questo dovere si fa ancora più pressante oggi, perché dopo 70 anni il mondo è ancora attraversato da terribili conflitti che non sono piu' confinati in Paesi lontani". Monte Sole, conclude, è un luogo della memoria di fatti che "nessun peloso revisionismo potrà mai tentare di diluire inventando fantomatiche guerre civili dove il bene e il male stavano da entrambe le parti ed altre sciocchezze, ancora più grottesche, che in questi anni hanno tentato di rifilarci i mass media berlusconiani". 

Per l'improvviso forfait del ministro degli Esteri Federica Mogherini, nell'elenco delle "orazioni ufficiali" alla cerimonia per il 70esimo anniversario della strage nazista di Monte Sole è comparso il nome del presidente nazionale dell'Anpi Carlo Smuraglia. Ieri, gli organizzatori della cerimonia lo hanno annunciato formalmente in conferenza stampa a Bologna. Poi, però, in serata il Governo ha annunciato che in sua rappresentanza domenica a Marzabotto ci sarà il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti. Le associazioni partigiane di Bologna e di Marzabotto lo hanno saputo dai giornali di oggi e hanno deciso di mettere i puntini 'i'.

Con una nota, infatti, l'Anpi di Marzabotto e quella provinciale di Bologna, mettono in chiaro che "il professor Carlo Smuraglia, già docente di Diritto del lavoro all'Universita' di Milano, già senatore della Repubblica, nonché attuale presidente nazionale dell'Anpi è l'oratore ufficiale della manifestazione"; e Galletti non prenderà il suo posto. Il ministro dell'Ambiente, infatti, farà un intervento a nome del Governo". Già ieri, tra l'altro, il forfait del ministro degli Esteri aveva innescato la reazione piccata dell'Anpi. "Marzabotto non è Mirabilandia, non ci si viene a fare un giro per guadagnare qualche foto con la faccetta di circostanza. In un posto dove sono abituati a non dimenticare, questa non se la scorda nessuno", aveva detto il vicepresidente vicario dell'associazione partigiani di Bologna, Gianluigi Amadei. 

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