Sequestri nei campi rom, Merola: “Fuori i condannati”

Il sindaco ha commento l’operazione della Finanza che ha sequestrato beni e conti per un milione di euro a 18 persone. Gualmini: "I grandi campi nomadi vanno smontati" IL BLOG di Beppe Boni

Il sindaco Virginio Merola

Il sindaco Virginio Merola

Bologna, 6 marzo 2015. - “Se uno viene condannato, viene buttato fuori”. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, commenta così l’operazione della Guardia di finanza che due giorni fa ha sequestrato beni e conti per un milione di euro a 18 persone, sconosciute al fisco o con redditi superiori a quelli dichiarati, tutte residenti nei campi nomadi della città o in aree limitrofe. La notizia ha sorpreso l’amministrazione?.

“Abbiamo fornito noi i dati alla Guardia di finanza, quelli a conoscenza del Comune. Quindi - è la risposta di Merola- ci ha sorpreso piacevolmente, i dati li abbiamo forniti tempo fa e vedo che hanno prodotto risultati. Siamo più che soddisfatti”. A questo punto, come pensa di agire il Comune? “Come facciamo in questi casi: se uno viene condannato - afferma il primo cittadino - viene buttato fuori. Oppure, se uno non paga, viene sfrattato così come facciamo per le case Acer”. Aggiunge Merola: “Per noi non c‘è distinzione di ceto o di etnia. Credo che siamo una città normale, un po‘ circondata da commenti anormali ma non c‘è problema”.

Oggi, intanto, sulla questione sono piovute ben cinque interrogazioni che diversi consiglieri di opposizione hanno rivolto all’assessore al Welfare, Amelia Frascaroli, che però non era presente in aula e risponderà in forma scritta. “E’ sicuramente è una discriminazione dire che tutti gli zingari rubano o sono criminali- afferma Marco Lisei (Fi) - ma non si può neanche dire che sono solo casi isolati”, dunque “i campi nomadi vanno chiusi”. La Giunta procede in modo “assolutamente contrario al nostro Regolamento, che non prevede campi nomadi permanenti”, aggiunge Michele Facci (Fi): “E’ un problema di legalità che sta cagionando un rilevante danno erariale alla comunità”. Per Massimo Bugani (M5s), “non sono i nomadi il problema numero uno di Bologna e del Paese”, ma allo stesso tempo ci sono “vantaggi” che non vanno tollerati: “Un milione di euro negli ultimi sette anni è la cifra che abbiamo dato ai campi. Allora magari prendiamo questi beni, prima che arrivi la Gdf, facciamo delle verifiche - afferma Bugani - e sequestriamoli, perché sono soldi che dovevano arrivare al Comune e non sono arrivati mentre ci sono Porsche e moto” negli stessi campi. L’assessore Frascaroli “soffre di incontinenza verbale con i giornali, perché rilascia interviste continue, però poi- attacca Lucia Borgonzoni (Lega nord)- non si presenta né alle commissioni né in Consiglio”.

Infine un’altra leghista, Francesca Scarano, invita la Giunta a presentarsi in aula lunedi’ con una “rendicontazione sulle azioni conseguenti a questa scoperta clamorosa” da parte della Gdf, a cominciare da una necessaria “interruzione della fornitura gratuita di utenze e aree”.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro