Dalle elementari al liceo: il metodo Roland Berger

Massimo Gagliardi

Massimo Gagliardi

Bologna, 23 luglio 2014 - Ho letto l’intervista che lei ha fatto a Roland Berger e mi ha molto colpito che un tedesco si dia da fare per aiutare i figli degli italiani a studiare. La caratteristica del programma, se ho capito bene, è che ogni scolaro ha un tutor che l’accompagna fino alla fine del liceo. Sa quante borse di studio daranno e in quali zone?

Camillo Orlandi

Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino Massimo Gagliardi

Roland Berger è un signore di 76 anni che ama ripetere: «Voglio restituire alla società ciò che ho ricevuto. Ho avuto una famiglia che mi ha aiutato molto; non tutti hanno questa fortuna». Roland Berger, inoltre, ha varato questa iniziativa in Italia perché qui ha imparato il mestiere del consulente e qui ha aperto la sua prima filiale estera. Ama il nostro Paese e la nostra cultura. Le borse di studio per ora partono a Bologna e in Emilia: favoriranno i ragazzi svantaggiati e quelli, stranieri o figli di stranieri, che hanno più forti difficoltà d’inserimento, a partire dalla lingua. Il progetto non dà un premio in denaro ma segue lo sviluppo del ragazzo dai 6 ai 18 anni. Essendo più costoso di una normale borsa, è fondamentale l’apporto di aiuti locali. Aiutiamoci, e gli altri ci aiutano. massimo.gagliardi@ilcarlino.net

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