Scuola, avvio a ostacoli. Tagli ai laboratori, a lezione senza banchi e sedie

Sabin, Salvemini e Righi i casi eclatanti. Ma i problemi sono tanti

Un'aula di un liceo (Newpress)

Un'aula di un liceo (Newpress)

Bologna, 16 settembre 2014 - Prima campanella senza banchi e sedie per 200 studenti del liceo Sabin. Chiesti dal liceo a fine maggio alla Provincia a seguito dell’incremento di iscrizioni (sei prime in più), i banchi sono stati ordinati solo la settimana scorsa. A sette giorni dal l’inizio della scuola. A metterci la classica pezza (una sedia con la ribaltina destinata alle quinte) è stata la preside Alessandra Francucci che ha utilizzato le sedute dell’aula magna rimpinguate da un gentile prestito del Comune e del museo del Patrimonio

E se al Sabin la mancanza è a dir poco eclatante, anche l’istituto Salvemini non scherza: 70 banchi mancanti all’appello. Ma qui è stato l’olio di gomito e l’ingegno dei bidelli a salvare i ragazzi, tirando a lucido quelli vecchi. Al liceo Righi siamo addirittura al paradosso: la scuola compra i computer per due laboratori, ma non sa dove appoggiarli. E così il laboratorio di informatica (che per fortuna non serviva subito) allungherà le vacanze per forzata chiusura. Motivo dell’ingiustificabile debacle dei banchi: il taglio di 30 milioni subito da Palazzo Malvezzi che, a catena, si è riflesso nella mancanza di fondi, azzerati per acquisto degli arredi (per un banco occorrono 70 euro cui va aggiunto il costo-sedie).

Un bel pasticcio. Dopo gli arredi mancanti, in questo inizio di anno si registra anche la «scomparsa dei laboratori del Museo della Musica». La denuncia arriva dai genitori, dagli insegnanti e dai cittadini di ScuolaPubblicaBologna che un anno fa lanciarono «la petizione in difesa della gratuità dei laboratori gratuiti per le scuole dei musei del Comune».

«Quest’’anno, puntuali come l’apertura dell’anno scolastico, ci risiamo. Chi di voi ha già visitato il sito per le prenotazioni dei laboratori — scrivono — avrà notato un’enorme mancanza nel programma: il progetto educativo del Museo della musica è stato di fatto azzerato»: rispetto alle 40 attività dell’anno scorso, sul nuovo sito del Museo ora si contano otto laboratori e nove visite guidate. Inoltre, è stato eliminato il progetto ‘Il museo va a scuola’, un esempio unico di sostegno e progetto di attività educative musicali». Tutto questo mentre il Comune «addirittura si vanta di aver aumentato lo scorso anno le gratuità».

 

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