Multato per aver lasciato l'immondizia fuori orario: "Mi rifiuto di uscire di sera: ho paura di brutti incontri"

Raccolta differenziata, il pensionato multato racconta cosa gli è successo

Paolo Zini Melandri, 74 anni

Paolo Zini Melandri, 74 anni

Bologna, 22 maggio 2015 -  Galeotta fu la busta. È bastato infatti il nome su una missiva buttata via con la carta a ‘incastrare’ il signor Paolo Zini Melandri, 74 anni, ‘colpevole’ di aver lasciato il sacchetto della raccolta differenziata porta a porta davanti al proprio portone, in via Lame, nell’orario sbagliato. Cinquanta euro di multa, già pagati perché il signor Zini Melandri è una persona precisa.  Così come è preciso il ritmo che scandisce la sua vita da pensionato che vive solo: sveglia presto per le commissioni giornaliere e la spesa, tutto entro le 10 di mattina, poi «resto in casa, perché non ho passatempi o vizi, preferisco la compagnia della cultura e di un buon libro». In più «non mi sento sicuro – aggiunge il pensionato –, se ne sentono di tutti i colori su anziani rapinati, anche in casa. A volte stacco persino il telefono e il citofono per non essere disturbato ed evitare brutte sorprese». 

Uscire alle otto di sera, neanche a dirlo, è tabù: «Mi sento vulnerabile di giorno, figuriamoci la sera quando è buio. E come me tantissime altre persone anziane». Per tutte queste ragioni il signor Paolo lascia spesso i sacchetti della raccolta differenziata davanti al portone di casa la mattina, invece che agli orari stabiliti da Hera e dal Comune (appunto, tra le 20 e le 22). Abitudine ‘scoperta’ dalle Guardie ecologiche provinciali, che hanno ispezionato il sacchetto incriminato, fino a trovare una busta intestata al signor Melandri.  In suo soccorso si è mosso Manes Bernardini, consigliere comunale di Insieme per Bologna, che ha già previsto «un’interrogazione per capire quante multe di questo tipo sono già state fatte dall’amministrazione e quante di queste a persone anziane o con difficoltà a seguire le prescrizioni del servizio di raccolta porta a porta».

Dal canto suo, Melandri spera di ottenere giustizia, non tanto per sé quanto «per i tanti pensionati nella mia situazione. Il Comune deve essere più elastico, perché così non fa altro che ghettizzare ulteriormente le persone anziane e sole come me, che hanno paura a uscire di casa in certi orari, o persino chi ha problemi di mobilità». 

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro