Californiano pestato in Fiera: "Un tassista abusivo mi ha attirato in trappola"

Caricato fuori dal Robot festival, poi la rapina. Gli hanno rubato un orologio dal valore di 15.000 euro

Agenti delle volanti

Agenti delle volanti

Bologna, 12 ottobre 2015 - E’ STATO attirato in trappola da un finto tassista che, fuori dalla Fiera, era in fila con altre auto per caricare i giovani che volevano tornare a casa dopo la nottata al Robot festival. Sarebbe stato dunque un tassista abusivo a ingannare il ventinovenne di San Francisco picchiato e rapinato nella notte fra venerdì e sabato. Questo, almeno, secondo la versione dello stesso giovane americano, che dopo le medicazioni all’ospedale ha raccontato tutto ai poliziotti delle volanti, pur in modo non preciso visto che aveva bevuto alcolici durante il noto festival di musica elettronica.

INIZIA dunque a delinearsi meglio la dinamica della brutta rapina avvenuta in Fiera. Il giovane aveva trascorso la serata con gli amici a ballare poi, verso le due, è uscito da solo per tornare nell’albergo del centro in cui alloggiava.

Alla polizia ha raccontato che, quando è uscito, ha visto diverse persone in attesa di un taxi e una fila di auto abusive che offrivano passaggi a pagamento. Lui è stato avvicinato da un italiano alla guida di un’auto bianca (di cui non ha saputo fornire modello e targa): «Credendo fosse una specie di taxi – ha spiegato –, e ho accettato di salire senza sospettare nulla. Ma era una trappola».

INFATTI l’autista, dopo pochi minuti, ha svoltato per una stradina buia e isolata e ha fermato il veicolo. A quel punto sono sbucati quattro magrebini che, senza perdersi in chiacchiere, hanno fatto scendere il passeggero e l’hanno coperto di calci e pugni. Durante il pestaggio gli hanno preso il Cartier che aveva al polso, valore 15mila euro, e il portafoglio con duecento euro. Il ragazzo alla fine ha perso i sensi e si è svegliato dopo svariati minuti da solo, abbandonato nel buio sull’asfalto.

I banditi gli avevano rubato persino le scarpe. E così il ventinovenne californiano ha vagato, scalzo, per un tempo imprecisato (ma che a lui è sembrato un’eternità) per le strade della zona, finché non è stato individuato da un passante in auto che si è fermato, l’ha soccorso e poi trasportato al Sant’Orsola.

AL PRONTO soccorso del policlinico gli hanno medicato le contusioni ed escoriazioni, quindi l’hanno dimesso con dieci giorni di prognosi. Nel frattempo il giovane non aveva chiamato la polizia e, finite delle visite, era tornato in hotel. E’ stato il posto di polizia dell’ospedale ad avvisare i colleghi delle volanti, che hanno poi rintracciato la vittima della rapina in albergo. Sulla base del suo frammentario racconto, sono partite le indagini per rintracciare i rapinatori. Impresa non semplice, visti i buchi e il molto tempo trascorso.

 

 

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