"Sì al referendum": lascia l’Anpi

Renato Tattini,ex segretario del Pci di Loiano, ha rinunciato alla sua tessera in rotta contro la decisione dell'associazione di sostenere il 'no'

L'ex partigiano Renato Tattini (foto Brighenti)

L'ex partigiano Renato Tattini (foto Brighenti)

Bologna, 18 maggio 2016 – “Avevo trent’anni quando Italo Brizzi, iscritto all'Anpi di Vergato trasferitosi a Loiano, fondò l’associazione dei partigiani nel nostro Comune: mi diede la prima tessera che da allora l’ho sempre rinnovata”. È molto amareggiato Renato Tattini mentre mostra la lettera, inviata all’Anpi provinciale di Bologna ed al circolo di Loiano, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro e Monterenzio di cui è membro del comitato direttivo e responsabile del tesseramento, con cui comunica la decisione di dimettersi dalle cariche ricoperte e di rinunciare all’iscrizione all’Anpi per l’anno in corso.

Lo fa perché in disaccordo con la decisione dell’Anpi di sostenere il ‘no’ nel prossimo referendum costituzionale, in totale rottura con la linea di governo. E non è certo l’unico ad avere intrapreso questa strada: molti tesserati e anche dirigenti dell’Associazione (anche a livello nazionale) hanno espresso forti perplessità e ora rischiano di venire diffidati, se non peggio, dai vertici nazionali. “La linea del ‘no’ – spiega Tattini – l’ho appresa dalla stampa. Una decisione che, a mio avviso, è stata presa senza avere sufficientemente consultato l’orientamento dei circoli riguardo a questa delicata scelta politica. A ciò si aggiunge che a livello provinciale si darà vita a un Comitato per il ‘no’, per non parlare della decisione da parte del segretario nazionale di proibire agli iscritti di aderire ai Comitati per il ‘sì’”.

Renato Tattini, 76 anni, a Loiano lo conoscono tutti: ha scritto cinque libri ed è stato prima segretario loianese dell’allora Pci e poi dirigente dello Spi-Cgil, ha partecipato come delegato al 15esimo congresso del Pci, con Berlinguer segretario. “Certi proclami servono solo a condizionare gli associati – conclude Tattini – ma con gente come me non funzionano. Anzi, producono effetti contrari. Infatti, non solo ho deciso di aderire a un Comitato per il ‘sì’, ma mi farò promotore di organizzarne uno a Loiano”.

Ermenegildo Bugni, segretario provinciale da poco rientrato dal Congresso nazionale dell’Anpi dove è stato ribadito il ‘no’ alla legge di revisione costituzionale, specifica che l’Anpi non impone ai suoi iscritti come votare al referendum, ma non ammette che chi è per il ‘sì’ organizzi iniziative pubbliche. “Ho scritto una lettera a Tattini – allarga le braccia Bugni –. Mi sono complimentato con lui per la sua correttezza, dato che vuole aderire a un Comitato per il ‘sì’, anche se mi dispiace che non rinnovi la tessera. Onestà, coerenza e lealtà erano in principi della lotta contro il nazifascismo”.

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