roBOt Festival, giorno 2: Memoryman nell'universo #lostmemories

L'altra identità artistica di Uovo dei Pastaboys approda nel Salone del Podestà. Tutto il programma della serata di giovedì roBOt Festival: vai al nostro speciale

Memoryman a.k.a. Uovo al roBOt Festival

Memoryman a.k.a. Uovo al roBOt Festival

Bologna, 1 ottobre 2014 - Salone del Podestà. La seconda giornata di roBOt Festival a Palazzo Re Enzo si apre come sempre con la sezione Screenings, dedicata al cinema. Verrà presentato Haack: The king of techno di Philip Anagnos (US), in cui il regista narra la storia di uno dei padri “involontari” della techno. A seguire, il cortometraggio di Julien Vanhoenacker (T), Llapse , un'affilata serie di metafore visuali, tecnicamente molto complesse da costruire, assemblate e plasmate dal regista e sonorizzate da Nicolas Vitte.

Il primo live della seconda giornata è affidato a Clap Rules (IT), unit creativa capace di disegnare il dancefloor perfetto tra house e techno. Dopo di loro, Fort Romeau (UK) presenterà un meraviglioso equilibrio di stili e preziosità in chiave dancefloor; per finire,  si esibirà Memoryman a.k.a. Uovo (IT), volto noto di roBOt, capace di trasmettere al pubblico entusiasmo ed euforia.

Sala del Capitano

La musica è protagonista, con il dj set del duo bolognese Nudge Edit , che attraverso l’arte dell’editing abbraccerà gli ultimi vent’anni di musica da dancefloor. A seguire Nick Anthony Simoncino (IT), che condividerà col pubblico il suo amore per i vinili e per i pilastri fondanti della miglior club culture. L’ultima esibizione in questa location è affidata a Dj TLR (NL), figura di grande carisma e punto di riferimento dell’elettronica fin dai suoi inizi.

Sala Re Enzo

Protagonisti della sala i progetti selezionati attraverso il bando call4roBOt07. Si inizia con Re:****Sitruuna Ja Meduusa di James Andean e Marja Nienimen (FI/CND), visual live&direct, con immagini in continuo divenire, rese ancora più profonde e suggestive dalla tridimensionalità.

Vibeke Bertelsen (DN) con il suo Valley of Uncanny #01, sfida la nostra percezione con forme digitalmente costruite trasponendole in un contesto 3D e distorcendole, manipolandole, infarcendole di errori intenzionali al momento del data input. Seguirà la proiezione di Hesperia dei nostrani Andrea Nevi e Eleonora Beddini; un'esperienza multimediale che fornisce un’ interpretazione di cosa potrebbe accadere se Hesperia, meteora avvistata nel 1861, tornasse proiettando la sua ombra sui tetti e sulle folle.

Successivamente The Bonsais di Blindoff (FR), che racconta passo dopo passo la venticinquennale storia di due bonsai con una mappatura 3D. Dalla tematica simile, il lavoro di Linda Rigotti (IT), NCNP, un lavoro che osserva attentamente uomo e natura e il modo in cui possono entrare in collisione tramite grafica, disegno, incisione, parole, collages, video, fotografia. Più tardi, interviene Marco Cecotto (IT) con una performance basata su un sistema elettronico ibrido, pronto ad offrire costante azione e reazione tra il suono e la luce, mentre a chiudere la rassegna video per la seconda giornata, c’è First-Viewer Television di Iocose (IT): uno stravolgimento di YouTube, uno streaming on line di video caricati sulla piattaforma con zero visualizzazioni e che vengono automaticamente eliminati dalla playlist dopo essere stati mostrati per la prima volta.

E’ nello specifico una performance quella che segue, di Elena Copelli (IT), che tramite il suo teatro-danza, indaga le realtà quotidiane e personali, chiamando a raccolta gli spettatori e i loro smartphone.

Successivamente, Giulio Colangelo & Valerio de Bonis (IT), daranno vita a una installazione/performance intermediale, uno spettacolo totale che raggiunge il fruitore sia dal punto di vista sonoro che visivo.

A chiudere la programmazione della sala ci penserà Dewey Dell (IT), compagnia di danza che cerca di creare nuove interazioni con altre forme di espressione, metterà in scena un “live concert” dove movimenti coreografati e stratificazioni ritmiche interagiscono fra di loro fino a formare un organismo unico e affascinante.

 

Sala degli Atti

Giovedì 2 ottobre è la prima assoluta di The Enlightement dei Quiet Ensemble (IT) (Fabio Di Salvo e Bernardo Vercelli ): il duo si esibisce in un vero e proprio concerto per un'orchestra "deserta e disabitata" composta da 96 elementi luminosi, che eseguirà partiture di pura luce e suono attraverso la campionatura dell'interferenza, della scarica elettrica che scorre nei singoli bulbi, quindi dell'accensione del set up elettrico in progressione ritmica

Cappella di Santa Maria dei Carcerati

Mattia Casalegno (IT) crea una dimensione che induce deprivazione sensoriale.

Location Off

La programmazione diurna, si sviluppa oltre Palazzo Re Enzo coinvolgendo diversi spazi cittadini. Giovedì 2 ottobre si terrà il workshop Hack the Urban Sound curato dal collettivo UrbanResistDance, stavolta in una location segreta. Al MAMbo sarà presente l’installazione realizzata da Caterina Barbieri, Barbara Baroncini, Irene Fenara e Pasquale Sorrentino durante il workshop tenuto da Icaro Zorbar (CO), sul Reverse Engineering, approccio che reinterpreta tecnologie low-fi per creare macchine ibride, creative e creatrici, da far gestire a giovani talentuosi producer di musica elettronica.  Il duo Antonello Ghezzi animerà la Piazza del Nettuno con l’opera Shooting Stars, regalando un’esperienza profonda nei sensi. Nel centro espositivo Adiacenze, si potranno visionare i lavori di Alessio Chierico (IT), che porta a roBOt un'installazione in grado di “leggere” le nostre onde cerebrali; Chiara Esposito (IT) che presenta due progetti, una scatola che è memoria di rumori e un'interfaccia che permette ad una pianta di volare e Karina Smigla-Bobinski (DE) che presenta il suo mondo dove pratiche tradizionali e innovazione tecnologica si intrecciano e contaminano tra di loro in un flusso continuo, tra post-industriale e nano-biotecnologie. Il Centro Storico di Bologna ospiterà i lavori del Collettivo Efesti, racchiusi sotto l’etichetta Handmade roBOt e di UrbanResistDance. Presso il Collegio Venturoli, Luca Mauceri dà vita ad una creatura multiforme intenta a creare legami visivi tra vari oggetti usati nella quotidianità. Maison Ventidue ospita l’installazione di Tiago Miguel Santos Martins e Vesela Mihaylova (PT/ BG), che giocano con scale di sentimenti e scienze cibernetiche.

 

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