Dopo la sanità bisogna tagliare le società pubbliche

La lettera. Risponde il vice direttore del Resto del Carlino

Bologna, 29 luglio 2015 - Mi preoccupa molto la scelta del governo di tagliare esami e analisi nella sanità con l’aggiunta delle multe ai medici che eccedono nelle prescrizioni. Alla fine ci rimetterà il cittadino perchè la sanità è un settore delicato che incide sulla pelle di ognuno di noi. E intanto le liste d’attesa per certi esami sono sempre infinite. Luigi Lugli, Ferrara

 

Risponde il vice direttore del Resto del Carlino

E’ vero la sanità è un settore delicato e complicato. E con i tagli il rischio di danneggiare i cittadini è sempre alto. Tuttavia un po’ di ordine andava fatto. L’importante è cominciare, poi si può migliorare in corso d’opera. Ma il governo non deve fermarsi qui, per coerenza e per etica. Come rilevava ieri Giuseppe Turani su queste pagine lo staff di Renzi insieme alla sanità deve anche tagliare i fondi a Regioni come la Sicilia capace di sprechi planetari e deve usare la scure sulle 8mila società pubbliche locali di cui si può fare a meno. A proposito di sanità: l’ Emilia Romagna ha ingaggiato 200 medici a tempo determinato per mitigare le liste d’attesa delle visite specialistiche. Si lavorerà anche nel week end. I sindacati già frenano, i dirigenti chiedono spiegazioni. Il neo renziano presidente Stefano Bonaccini saprà tener duro? La strada è giusta, occhio ai sabotatori.

beppe.boni@ilcarlino.net

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