Maltempo, caos generatori: ancora un centinaio al buio

I maggiori disagi in Valsamoggia. A Roma un’interpellanza parlamentare FOTO

Nel nostro Appennino procedono senza sosta i lavori per liberare le strade dai rami caduti

Nel nostro Appennino procedono senza sosta i lavori per liberare le strade dai rami caduti

Bologna, 13 febbraio 2015 - Si sciolgono lentamente le ultime sacche di emergenza neve e torna la luce nei comuni del bolognese, dove secondo i dati trasmessi dall’Enel alla Prefettura sarebbero ormai meno di un centinaio le utenze ancora interrotte a causa delle nevicata di venerdì scorso ancora da risolvere. A distanza di otto giorni resta Valsamoggia il comune col maggior numero di casi, a seguire Sasso Marconi, Monte San Pietro, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Monterenzio e Pianoro.

Man mano che si riscaldano le case sbollisce la rabbia delle migliaia di famiglie rimaste per troppo tempo al buio e al freddo. Risolta con un allacciamento stabile anche la cabina della Ziribega, comunità di Valsamoggia dove mercoledì un gruppo di residenti aveva bloccato una squadra Enel fino a quando una squadra del Comune è stata autorizzata a rifornire di nafta il gruppo elettrogeno rimasto a secco.

«Non abbiamo sequestrato nessuno – precisano i residenti –. Dagli operai dell’Enel abbiamo ottenuto il numero di telefono dei loro dirigenti ai quali abbiamo detto che da qui non si muovevano fino a quando la corrente non tornava nelle nostre case. Capirete: cinque giorni al gelo e al buio, con bambini piccoli e la luce che se ne va perchè solo loro possono versare la nafta. E poi il bello è che una volta messo in moto il gruppo è stata riparata la linea e si sono ripresi il generatore con 200 litri di nafta che abbiamo pagato noi. Li abbiamo anche pagati due volte! Dobbiamo ringraziare il nostro sindaco».

E dal livello locale la querelle è approdata ieri a Roma dove trentotto parlamentari hanno appoggiato una interpellanza sottoscritta da Marilena Fabbri ex sindaco (Pd) di Sasso Marconi che ha chiesto di verificare la correttezza della chiusura anticipata dei tratti autostradali appenninici da parte di Società Autostrade e rivedere il protocollo neve.

«Serve accertare con la massima urgenza le cause dell’interruzione dell’energia elettrica, verificare il rispetto del piano di gestione delle emergenze da parte di Enel e Terna e verificare l’efficienza strutturale dell’alta e media tensione e della regolare manutenzione delle linee».

Tutte le premesse necessarie all’auspicio del presidente della Regione Stefano Bonaccini che ieri ha dichiarato: «Le scuse sono bene accette ma vanno bene se in futuro non si ripeterà più una situazione simile» ha detto subito incalzato dal capogruppo di Forza Italia Galeazzo Bignami: «La richiesta dello stato di emergenza per i danni dal maltempo rischia di ‘graziare’ Enel dalle domande di risarcimento dei cittadini» ha paventato Bignami.

Intanto anche la Banca popolare dell’Emilia Romagna mette a disposizione finanziamenti di durata fino a 24 mesi che saranno erogati al tasso fisso dell’1% fino a un importo massimo di 30 mila euro per i privati e di 150 mila euro per le imprese, e che potranno essere richiesti fino al 31 luglio 2015.