Servizi pubblici, Cesena perde i pezzi

Stop all’ufficio di conciliazione del lavoro. La chiusura segue quelle del Tribunale e del Giudice di pace

Una manifestazione per tenere in vita il Tribunale di Cesena

Una manifestazione per tenere in vita il Tribunale di Cesena

Cesena, 31 luglio 2014 - I TAGLI ai servizi pubblici decisi a livello centrale per ridurre i costi diretti e indiretti dello Stato stanno penalizzando particolarmente il Cesenate. Ieri è stato l’ultimo giorno di apertura dell’Ufficio di concliliazione di Cesena della Direzione Territoriale del Lavoro di Forlì-Cesena. A metà pomeriggio un impiegato ha staccato la targa che era stata installata all’esterno di uno degli ingressi del Palazzo della Provincia di viale Bovio, poi l’ha caricata su un’auto insieme a un po’ di scartoffie e se n’è andato. Un cartello affisso al vetro avverte che «da domani l’attività di conciliazione delle controversie individuali di lavoro continuerà a livello provinciale solo presso la sede di Forlì, in via Paradiso 7/9».

Il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore al Lavoro Tommaso Dionugi, presi in contropiede dalla decisione, hanno chiesto maggiori informazioni al direttore provinciale Roberto Sabbatucci, ma non hanno ancora ricevuto risposta.

POCHI GIORNI FA, sabato 26 luglio, hanno cessato definitivamente l’attività gli uffici del Giudice di pace di Cesena (via Brusi) e Bagno di Romagna (via Lungosavio). Ma qui l’attività era già ridotta poiché negli ultimi mesi le cancellerie erano già state trasferite a Forlì, quindi nelle sedi decentrate si svolgevano solo le udienze. Si arrivava al grottesco che per depositare un atto in vista di un’udienza che si doveva svolgere a Cesena era necessario andare a Forlì!

LA CHIUSURA degli uffici del Giudice di pace segue di pochi mesi la soppressione della sede distaccata di Cesena del Tribunale di Forlì. A nulla sono valse le proteste, in primo luogo quelle degli avvocati, e neppure le statistiche che vedevano pendenti su Cesena più cause che a Forlì. Nonostante la carenza di spazi degli uffici giudiziari di Forlì (che ha già causato gravi problemi soprattutto per la ricerca dei fascicoli arretrati) la decisione di chiusura è stata applicaca addirittura con qualche anticipo rispetto ai termini previsti.

VOCI di chiusura anche per la sede di Cesena della Motorizzazione civile (piazza Giovanni Agnelli 100 a Pievesestina). Gli operatori del settore si sono mobilitati, hanno raccolto firme in calce a una petizione e (per ora) il pericolo sembra scongiurato. Ma la situazione è critica, tanto che per consentire le ferie estive ai dipendenti, per gli uffici di Cesena, pur essendoci un orario di apertura al pubblico ridotto a tre ore al giorno (dalle 8.30 alle 11.30 dal lunedì al venerdì, lo stesso orario di Forlì) non è garantita l’apertura. La scorsa settimana, per esempio, l’ufficio è rimasto chiuso e nessuno rispondeva al telefono. Peraltro nelle ore di chiusura, che telefono a Forlì riceve l’informazione che l’ufficio è giuso, mentre telefondo a Cesena si ascolta un disco secondo il quale le linee sono occupate.

Pare che la sede di Cesena della Motorizzazione sia di proprietà statale, mentre quella di Forlì sia in affitto, ma di chiudere Forlì e trasferire tutti gli uffici a Cesena (realizzando un effettivo risparmio) non se ne parla proprio.

L’ULTIMA annotazione riguarda il Difensore civico: chiusa la posizione al Comune di Cesena, avrebbe dovuto istituirlo la Provincia, che peraltro è prossima alla chiusura. Chi ha controversie da risolvere e vuole tentare questa strada deve quindi rivolgersi all’ufficio del Difensore civico regionale. E’ vero che la struttura è efficiente e le pratiche si possono inoltrare in via telematica, ma non è la stessa cosa che avere l’ufficio a Cesena.