"La nuova caserma dei carabinieri si poteva fare all’ex tribunale"

Fabrizio Faggiotto denuncia la mancanza di trasparenza

PROGETTO  L’assessore comunale all’urbanistica Orazio Moretti alla presentazione del progetto di realizzazione della nuova caserma dei carabinieri  In alto: Fabrizio Faggiotto

PROGETTO L’assessore comunale all’urbanistica Orazio Moretti alla presentazione del progetto di realizzazione della nuova caserma dei carabinieri In alto: Fabrizio Faggiotto

DOV’È la trasparenza nel comportamento della giunta sulle vicende amministrative della caserma dei carabinieri al Montefiore e di quella dei vigili urbani all’ex tribunale in via Dell’Amore?

Mentre è stato aperto il cantiere per la sede dei vigili e non manca molto all’avvio di quello perl’Arma, si riaccende la polemica. A stigmatizzare una prassi amministrativa a suo avviso carente della dovuta trasparenza, è Fabrizio Faggiotto, 22enne collaboratore di una web tv e tra i membri più attivi del comitato Cesena Centro anch’io, il quale dal suo profilo facebook riapre la contesa dialettica, chiedendo: se la realizzazione della nuova caserma dei carabinieri nell’ex pretura di via Dell’Amore a detta dell’amministrazione comunale era una ipotesi ‘costosissima e impraticabile’, perché non lo è stata anche il trasferimento nei medesimi locali del Comando dei vigili urbani?

«QUANDO i carabinieri richiesero una nuova sede per la caserma, la Prefettura – osserva Faggiotto – pretese valutazioni più approfondite sull’immobile dell’ex tribunale, ma l’amministrazione definì l’operazione ‘costosissima e impraticabile’».

«TRE mesi prima che il Comune lo affermasse – sostiene Faggiotto – era arrivata la prima proposta di Conad di ampliamento del centro commerciale, che, senza un interesse pubblico legato alla realizzazione della caserma dei Ccnon sarebbe stato possibile. Il 23 dicembre 2015 la stessa giunta approva l’incremento di 500mila euro per i lavori di ristrutturazione all’ex tribunale. Nel testo della delibera non è chiaro a cosa sia dovuto questo incremento, ma lo si capisce dagli allegati che all’albo pretorio online non sono mai stati resi disponibili. I costosi e impraticabili lavori di adeguamento sismico si sono trasformati per la Polizia municipale in un semplice intervento da 500mila euro».

IL DM 2008 prevede infatti, come rimarcato nella relazione di calcolo strutturale commissionata dal Comune, che per i beni cultuali sia possibile limitarsi all’intervento di miglioramento sismico, in deroga alla normativa. «Allora c’è da chiedersi – conclude Faggiotto –: dov’è in tutto questo la trasparenza?». La consigliera Natascia Guiduzzi (Movimento 5 Stelle) conferma le perplessità: «In commissione i tecnici comunali ci dissero che per la caserma dei vigili non era necessario l’adeguamento alla classe 4 antisismica, richiesta invece per i carabinieri. Ora scopriamo che non è vero. Il sindaco deve chiarire la situazione».

L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha preferito non replicare, almeno per ora.