Sosta scaduta al Bufalini, multati anche gli ammalati

Il sindaco replica alle proteste: "Casi limite, le norme sono adeguate"

VERIFICA Un ausiliario della sosta controlla le auto parcheggiate nella zona dell’ospedale Bufalini (foto Luca Ravaglia)

VERIFICA Un ausiliario della sosta controlla le auto parcheggiate nella zona dell’ospedale Bufalini (foto Luca Ravaglia)

Cesena, 18 ottobre 2016  - Le tre ore gratuite di parcheggio non sono sufficienti quando si va all’ospedale, se servizi e interventi sanitari si protraggono oltre: pertanto le multe che continuano ad essere comminate sono una beffa per i pazienti. È questa l’opinione di non pochi cittadini amplificata dai social dove le contravvenzioni fuori dall’ospedale ad opera degli ausiliari sono tra gli argomenti di conversazione più accesa.

C’è chi, come il consigliere di quartiere Felice Milella, ha avanzato una proposta migliorativa, per evitare le multe a chi è costretto a permanere in ospedale per più di tre ore: le ‘giustificazioni’, corredate da documenti medici, che siano recepite, come ora non avviene, dai vigili urbani entro un lasso di tempo fra i cinque e i dieci giorni, un po’ come succede per chi si reca in farmacia dentro la ztl e ha la possibilità di comunicare l’ingresso in una zona interdetta al passaggio dei veicoli entro qualche giorno.

Il sindaco Paolo Lucchi affronta la questione partendo dai dati sulle contravvenzioni per disco orario scaduto: «Si tratta di quattro o cinque multe al giorno (sommando i casi ‘disco orario scaduto‘ e ‘senza disco orario‘). Calcolando che fuori dal Bufalini ci sono circa mille posti auto e che ogni giorno vengano utilizzati da non meno di cinquemila veicoli (all’ospedale la rotazione è continua, poiché la gran parte degli utenti si ferma meno di tre ore), significa che le sanzioni riguardano un utente su mille. Sarei naturalmente felice se la percentuale fosse ancor più bassa, ma siamo sicuri che il dato sia così sconvolgente, visto che la gran parte dei cesenati rispettano le regole senza eccessivo disagio?».

Nel 2015 le contravvenzioni per disco orario non esposto sono state 509. Al 15 ottobre di quest’anno hanno già raggiunto quota 600. Quelle invece per disco orario scaduto sono ammontate nel 2015 a 1.261 e al 15 ottobre scorso erano 1.109.

«Le sanzioni per il rispetto del disco orario nella zona ospedale vengono accertate in via quasi esclusivamente dagli ausiliari del traffico in quanto inserite in area blu – rimarca il comandate alla polizia municipale Giovanni Colloredo – La valutazione di elementi di giustificazione per la sosta oltre il tempo consentito presentati da chi subisce un accertamento, non può essere fatta dalla polizia municipale che non può entrare nel merito delle cause di giustificazione ma devono essere valutate dall’autorità che irroga la sanzione. Pertanto, compete alla Prefettura o al Giudice di Pace (previo ricorso) valutare eventuali esimenti che sono previste dalla legge, in questo caso lo ‘stato di necessita’ dovuto ad urgenze di tipo sanitario».

Tornando alle ‘giustificazioni’ anti-multa, è possibile introdurle? «Nelle giornate durante le quali la permanenza ospedaliera potrebbe superare le ore di parcheggio concesse gratuitamente a tutti – riprende il sindaco – personalmente, come so che fanno tanti cesenati, invece di apporre il disco orario, introduco due euro nelle apposite macchinette e, in questo modo, autorizzo la mia auto ad una sosta per l’intera giornata. Detto questo, valuteremo la proposta delle giustificazioni, provando ad esaminarne i risvolti organizzativi ed il pieno rispetto delle norme vigenti. Ma si è proprio sicuri di voler attivare un meccanismo così burocratizzante e scolastico, mentre stiamo cercando di ridurre burocrazia e peso per i cittadini? Personalmente ritengo sia meglio rilanciare una campagna di comunicazione ed informazione sulle modalità di funzionamento dei parcheggi del Bufalini».