Cesena, Fontana Masini, insorge Italia Nostra: "Quel monumento va recintato"

Lucchi: "Pesante sanzione all’ambulante ma non la isoleremo"

Uno dei ganci all’interno della Fontana Masini (foto Ravaglia)

Uno dei ganci all’interno della Fontana Masini (foto Ravaglia)

Cesena, 15 agosto 2017 - La tragicomica vicenda della fontana Masini usata per ancorare una tenda di una bancarella non poteva non avere un seguito e Italia Nostra, l’associazione ambientalista presieduta da Luciano Terranova, chiederà con una lettera al sindaco che il monumento simbolo di Cesena (insieme alla Biblioteca Malatestiana), venga isolato e recintato. Un’istanza che ciclicamente torna alla ribalta, ma che gli amministratori ormai da tanti lustri non hanno fatta propria realizzando la cancellata protettiva in essere ai primi del secolo scorso.

«Ne abbiamo già parlato ieri e inoltreremo subito dopo Ferragosto la richiesta formale. Chi amministra - dice il presidente di Italia Nostra - ha il dovere di preservarla e quindi va ripristinata la recinzione in ferro battuto che era utilizzata in passato. Il caso del gancio è grave, ma anche altri comportamenti sono disdicevoli: le sedute sugli scalini, i giochi con l’acqua da parte di bambini con adulti incuranti. Quel monumento va protetto senza perdere altro tempo».

Potremmo aggiungere, episodio di qualche anno fa, le immersioni di adolescenti sotto gli occhi dei passanti. E cosa vuoi sperare da chi si siede sopra con la lattina di birra: manco lo vede l’intaglio scultoreo rinascimentale caratterizzato da delfini e divinità marine che soffiano acqua del nostro gioiello tardo-manierista. Ma tornando al disdicevole episodio dell’ancoramento della tenda, l’anello interno alla fontana era preesistente, non è stato dunque manomesso il monumento. Ma per il sindaco Paolo Lucchi il fatto resta comunque inqualificabile.

«Ho già segnalato il caso al Comandante della Polizia municipale – informa Lucchi – affinché l’evento delittuoso venga tradotto nella sanzione più pesante possibile. Certo che se il cittadino avesse avvisato anche i vigili di servizio al mercato ambulante in presa diretta, oltre ad inviare la foto a giornali e social, sarebbe stato meglio e noi avremmo comminato la sanzione subito. Così, invece, ha dimostrato che tra senso civico e ricerca dello scoop, privilegia il secondo. Peccato».

«Da quel che sembra osservando la fotografia– entra poi nel merito il sindaco – direi che l’ambulante ha semplicemente (ed inopportunamente!) utilizzato uno degli anelli collocati da sempre sui paletti che delimitano e proteggono la fontana Masini. Dopo gli interventi inaugurati nel 2011 per un valore di quasi mezzo milione di euro, e scaturiti dall’accordo tra la Sovrintendenza e il sindaco Giordano Conti che mi precedette, abbiamo ragionato se recintare la fontana oppure no. Anche in accordo con la Soprintendenza, l’amministrazione comunale ha deciso di lasciare la fontana aperta e del tutto accessibile, così come è da lungo tempo. Non può essere certo una persona dotata di poco rispetto (e che ha dimostrato in quell’occasione anche poco cervello, per come la vedo io) a poter far limitare l’accesso ad un monumento che tutti giudichiamo simbolico per la nostra città e che tutti, cesenati e visitatori, rispettiamo ogni giorno, tanto che gli episodi come quello di sabato sono rarissimi. Va colpito con durezza chi sbaglia e lo faremo, ma non va penalizzata una comunità che, con le sue risorse, cura la fontana con attenzione totale, come dimostrano anche gli interventi di controllo sulla qualità dell’acqua e sulla tenuta della struttura che sono settimanali. Il Comune continuerà invece a recintarla in occasione di eventi con grande afflusso di pubblico ed a chiederne la custodia agli organizzatori».

La fontana del Masini è tornata da pochi anni all’antico splendore grazie a un accurato restauro che ha rimosso le incrostazioni calcaree formate dall’acqua e la patina di grigio prodotta dallo smog facendo così riemergere il colore originario della pietra d’Istria, dei marmi colorati e l’elegante modellato delle sculture.