Cesena, Casali: "Il Comune riduca l’Imu e rimborsi la Tari"

Il capogruppo di ‘Libera Cesena’ critica il bilancio

Marco Casali (foto Ravaglia)

Marco Casali (foto Ravaglia)

Cesena, 11 dicembre 2017 - «I soldi ci sono eccome! Le previsioni del liquido di cassa al primo gennaio 2018 sono ‘solo’ di 40 milioni di euro e sono anni che a fine bilancio abbiamo utili dai 3 fino ai 7 milioni di euro». Il capogruppo di Libera Cesena Marco Casali fa i conti in tasca al Comune in vista dell’approvazione del bilancio preventivo 2018, criticando la gestione amministrativa della giunta e preannunciando una serie di emendamenti. In particolare uno sulla riduzione dell’Imu per le imprese. «Mai visto un comune più in forma di questo! – ironizza Casali – Certo, il motivo di tale virtuosismo è presto detto: questa amministrazione ha ben spremuto i cittadini nel corso di questi anni chiedendo e prendendo a mani basse in ogni dove. Forse però è bene incominciare a lasciare a loro un po’ di respiro. Gli spazi ci sono eccome. Se poi oltre alla fiscalità facessimo opere e investimenti meno mirabolanti ma più concrete beh, allora potremmo dire di aver bene ottemperato al ruolo di amministratori, che poi è il minimo».

Libera Cesena sta elaborando alcuni emendamenti che vanno proprio in questa direzione. «Sull’Imu – continua Casali – c’è lo spazio per ridurlo fino al 30%, a quegli artigiani e commercianti che oltre ad impiantare la loro attività a Cesena hanno comprato anche i muri dove la svolgono. A costoro il messaggio da lanciare è: Cesena è un Comune amico per chi decide di investire in modo permanente nel fare impresa. Sulla Tari, si può finalmente ridurre la tassa di un 10% il che poi equivale, su per giù, agli aumenti che abbiamo dovuto subire negli ultimi anni nonostante il grande impegno nella raccolta differenziata. Anche in tal caso va dato un segnale. Cesena differenzia e tanto? È virtuosa? Bene, allora incominciamo a riconoscere almeno i dividendi di Hera come sconto nella bolletta. Sono circa 2 milioni di euro. Giusto il 12% di quello che stiamo pagando».

«Sugli investimenti – prosegue – dobbiamo concentrare più risorse sul tema sicurezza. Ecco quindi che i nostri emendamenti andranno nella direzione di aumentare il fondo riduzione rischio sismico delle scuole, nell’aumento della prevenzione per le crisi idrogeologiche e nell’anticipo della ristrutturazione del cavalcavia Kennedy, così stiamo tutti più tranquilli. Nel contempo, biosgna posticipare la realizzazione delle tre piazze perché rimetterci in un cantiere significherebbe ributtare nel baratro il centro che già faticherà ad uscire dallo scempio dei lavori di piazza della Libertà. C’è un contributo nazionale, replica il sindaco? Bene, concordiamo i tempi di erogazione e soprattutto riduciamo l’entità del progetto: troppo faraonico. Si può fare bene anche con una spesa minore. Le piazze sono belle non solo per i materiali usati ma soprattutto per le attività che riusciremo a costruirci dentro».