Caso Narducci, nuove accuse contro i tre poliziotti già condannati

La Procura: "Abuso d’ufficio, falso, calunnia e arresto illegale"

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Cesena, 20 febbraio 2016 - UN’ALTRA TEGOLA è sospesa sulla testa di Christian Foschi, Marco Pieri e Giancarlo Tizi, i tre poliziotti del Commissariato di Cesena saliti tristemente alla ribalta per le conseguenze di un episodio apparentemente banale avvenuto la notte del 9 aprile 2010, quando fermarono un’auto sulla quale c’erano tre persone, una delle quali dopo un diverbio fu stesa a terra, ammanettata e portata in commissariato dove fu trattenuta alcune ore.

Quella persona era Filippo Narducci, barista di 35 anni, che si ritrovò denunciato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre a guida in stato di ebbrezza. Dopo il comprensibile disorientamento, Narducci non si perso d’animo: con l’assistenza dell’avvocato Umberto Calzolari, al quale poi si aggiunse il penalista ferrarese Fabio Anselmo, noto per aver preso in molti casi le difese di persone che ritengono di avere subito soprusi dalle forze dell’ordine, recuperò la registrazione delle telecamere che era rimasta chiusa in un cassetto del commissariato per un anno, e passò al contrattacco. Così i tre poliziotti, che si erano costituiti parte civile contro Narducci con l’assistenza dell’avvocato Riccardo Luzi, sulla base delle registrazioni video, da accusatori si sono ritrovati accusati per aver colpito con violenza il giovane e avergli procurato lesioni, e sono stati condannati in Tribunale a Forlì a quattro mesi di reclusione ciascuno (con la condizionale), al risarcimento del danno e al pagamento delle spese legali.

Narducci, invece, è stato assolto da tutte le accuse sia in primo che in secondo grado, e la sentenza è ormai irrevocabile. Proprio il contenuto della sentenza della Corte d’Appello di Bologna, che assolve Narducci e condanna i tre poliziotti «alla rifusione delle spese cui abbiano dato causa» con una formula non certo abituale, ha indotto la Procura della Repubblica di Forlì ad aprire un nuovo fascicolo giudiziario nel quale i tre poliziotti sono indagati per numerosi reati: abuso d’ufficio, calunnia, falso ideologico, sequestro di persona e arresto illegale. Insieme a loro è indagato, con l’aggiunta della falsa testimonianza, Salah Ghrandi, un extracomunitario che era in auto con Narducci e aveva testimoniato contro di lui, ma in aula si era contraddetto.

Le nuove indagini contro i poliziotti Foschi, Pieri e Tizi e il testimone Ghrandi sono curate personalmente dal procuratore Sergio Sottani insieme al sostituto Filippo Santangelo. Pochi giorni fa i poliziotti con il sindacato autonomo Sap avevano organizzato una conferenza stampa a Forlì attaccando pesantemente i giudici che si sono occupati dei vari processi e annunciando nuovi elementi a loro discarico, ma senza precisare quali erano. Invece è arrivata l’apertura del procedimento contro di loro.