Piazza della Libertà, l'architetto Barbieri: "Troppi 28 mesi di lavori"

L’ex dirigente che seguì i lavori di piazza del Popolo nel 1984 compara i due interventi

AL LAVORO Il cantiere di piazza della Libertà, riaperto lunedì scorso

AL LAVORO Il cantiere di piazza della Libertà, riaperto lunedì scorso

Cesena, 10 ottobre 2016 - PER TROVARE in città un intervento plausibilmente paragonabile a quello riavviato nei giorni scorsi in piazza della Libertà – e che abbia interessato uno spazio similare – bisogna risalire al 1984, quando venne pavimentata con ciottoli di fiume e pedonalizzata piazza del Popolo.

Per realizzare la nuova piazza della Libertà (fine dei lavori 31 gennaio 2018) serviranno 28 mesi. Quanto occorse per piazza del Popolo? L’architetto Riccardo Barbieri era dirigente all’edilizia pubblica del Comune di Cesena e seguì passo per passo il progetto su piazza del Popolo.

Architetto Barbieri, ricorda ancora quanto durarono i lavori?

«Otto mesi, anche se fu molto impegnativo procedere con la posa dei ciottoli. Venne fatto un lavoro a regola d’arte sopra e anche sotto».

A cosa si riferisce?

«Fu costruito sotto il manto un cunicolo di tre metri per quattro ispezionabile a vista per contenere gli impianti di piazza e zona circostante: luce, acqua, telefono, fognature e gas».

Otto mesi per piazza del Popolo contro i 28 per piazza della Libertà, si domandano i profani. Cosa dice il tecnico?

«Sonoo due piazze non troppo diverse per estensione, ma io non lavoro più in Comune e preferisco non entrare nel merito del progetto in corso d’opera. È evidente, tuttavia, che l’intervento su piazza della Libertà non pare certo più complicato di quello su piazza del Popolo».

Forse lo strapotere delle Sovrintendenze è aumentato provocando l’allungamento dei tempi dei cantieri?

«Mah... Per quanto riguarda la Sovrintendenza Archeologica, ciò che è riaffiorato in piazza della Libertà è quello che ci si attendeva, la fondazione di palazzo Mori e tutto il resto. Non ci sono stati imprevisti. Quanto a ciò che verrà realizzato in superficie, la Sovrintendenza di Ravenna non mi risulta abbia rotto le scatole, anche perché il progetto non prevede ellementi di particolare impatto».

Se ne deduce che i tempi del cantiere avrebbero dovuto essere più brevi?

«È evidente, ma vede: io ho lasciato il Comune perché la burocrazia stava diventando massacrante. Per questo ho smesso di fare il dipendente pubblico e ho aperto uno studio privato. Le cose invece di migliorare stanno ancora peggiorando e suppongo che i dirigenti siano portati a cautelarsi e pararsi le spalle».

Architetto Barbieri, lasciamo stare i costi dell’intervento su piazza del Popolo che furono pagati in lire ed erano altri tempi, ma come valuta i tre milioni di euro per piazza della Libertà?

«Cari».