Cesenatico, mozione di 5Stelle sui non vaccinati

"Vanno tenuti lo stesso a scuola". Il sindaco: "Decide lo Stato"

Vaccini

Vaccini

Cesenatico, 4 febbraio 2018 - Il tema delle vaccinazioni ai bambini in età scolare, tiene banco anche a Cesenatico. Sul territorio sono una sessantina i piccoli non vaccinati dai genitori. Sulla scia della decisione assunta dal sindaco penta stellato di Roma, relativa al proseguo dell’attività scolastica per l’anno in corso anche ai piccoli non vaccinati, il capogruppo del M5S di Cesenatico Giuliano Fattori, ha presentato una mozione, per permettere ai minori, parzialmente o totalmente non vaccinati ma regolarmente iscritti agli istituti di istruzione, di giungere a conclusione dell’anno scolastico.

«È impensabile – dice Fattori – che i bambini della scuola materna, dal 10 marzo possano essere lasciato fuori dai cancelli. Riconosciamo la necessità e l’efficacia dei vaccini ma in questo anno scolastico, visto che l’obbligo vaccinale è una novità, si è venuta a determinare una situazione che ha reso necessari nel tempo vari chiarimenti da parte degli organi competenti, causando alcune difficoltà ai genitori. L’anno in corso va considerato come transitorio. Fare bruscamente interrompere l’esperienza scolastica a un bambino può causare dei traumi e disagi per i genitori. Altri comuni si sono adoperati in tal senso».

Antonio Tavani di Forza Italia è categorico: «La richiesta del M5S è giusta, anche se non sono i comuni a decidere su questi temi, ma è lo Stato, che avrebbe dovuto prevedere un anno transitorio; noi comunque appoggiamo questa richiesta perché il buon senso deve andare oltre la politica». Sempre sui banchi dell’opposizione l’ex sindaco Roberto Buda non vuole alimentare la polemica: «Il M5S ha fatto bene a sollevare il problema, ma noi non vogliamo creare un allarme ingiustificato. I bambini non vaccinati finiranno tutti l’anno scolastico e, qualora vi siano delle problematiche, è giusto che lo facciano. Detto questo noi vogliamo che venga rispettata la legge perché siamo convinti che i bambini devono essere vaccinati».

Il sindaco Matteo Gozzoli tranquillizza le famiglie: «Il 10 marzo non è la data «dentro o fuori», ma è il termine per la presentazione di alcune documentazioni, compito che la regione ha affidato all’Ausl. Questo iter si concluderà con l’Ausl che scriverà ai dirigenti scolastici per avere le informazioni. Poi l’Ausl contatterà le famiglie. L’anno scolastico non è in discussione, quindi anche i piccoli non vaccinati continueranno ad andare a scuola. Entro 10 luglio i genitori dovranno poi autocertificare se i loro figli sono vaccinati o meno, per il prossimo anno scolastico. Non ha senso votare dei documenti in consiglio comunale su temi in cui decide lo Stato».

I repubblicani  attraverso il vicesindaco Mauro Gasperini confermano la linea: «Le leggi e i regolamenti vanno osservati. Chi non vaccina i propri figli non ha rispetto per i bambini più deboli e quindi più a rischio. La vaccinazione deve essere obbligatoria, c’è il rischio di veder diffuse malattie che avevamo sconfitto da decenni.»