Fisioterapista a processo. "Bacio le pazienti, ma non sulla bocca"

La difesa di Giovanni Trerè davanti al giudice. "Non ho mai baciato quella ragazzina distesa nel lettino, ma mi capita di baciare i miei clienti sulla guancia"

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Cesena, 30 giugno 2016 - «Non l’ho mai baciata sulla bocca mentre era distesa nel lettino, ma mi capita spesso di baciare i miei clienti sulla guancia». Avrebbe risposto così al giudice Giovanni Trerè, il fisioterapista di 40 anni accusato di violenza sessuale per aver dato un bacio in bocca a una sua paziente di 13 anni.

Il fatto sarebbe avvenuto un anno fa durante un ciclo di fisioterapia in un centro specialistico cesenate. L’uomo stava eseguendo una seduta di laser terapia alla giovane. Non era la prima volta che si incontravano e lavoravano insieme. Quel giorno ad accompagnare la ragazzina nello studio del fisioterapista c’era la madre. Secondo quanto riferito al giudice il terapista avrebbe chiesto alla ragazzina se voleva un regalo e le avrebbe detto di infilarsi gli occhiali da sole per proteggersi.

Avrebbe anche chiesto alla mamma della tredicenne di uscire dalla stanza sostenendo che la laser terapia era pericolosa. Rimasto solo con la ragazzina e approfittando del fatto che la giovane aveva gli occhi chiusi, si sarebbe avvicinato a lei che se ne stava innocentemente sdraiata nel lettino e le avrebbe dato un bacio. A quel bacio inaspettato la giovane sarebbe rimasta paralizzata mentre il fisioterapista le diceva che se voleva poteva dargli un calcio.

Ieri al processo sono stati ascoltati i testimoni della difesa che hanno riferito di non aver notato nulla di strano e che la laser terapia sarebbe stata eseguita con la porta semiaperta. A difendere l’imputato è l’avvocatessa Antonella Monteleone, mentre per la parte civile (i genitori della giovane) si è costituito a processo l’avvocato Alessandro Sintucci.