Salmonella nella carne, indagati sei veterinari Ausl

Nel mirino una nota ditta avicola: i medici non avrebbero eseguito i controlli

Galline all’interno di un allevamento

Galline all’interno di un allevamento

Bologna, 4 luglio 2015 - Prodotti alimentari di origine avicola posti in commercio e che avevano fatto riscontrare ripetute irregolarità per la presenza costante del batterio salmonella nei prodotti finiti. Si sono mossi da qui i Carabinieri del Nas di Bologna che hanno concluso le loro indagini a carico di sei Medici Veterinari dell`Ausl di Cesena e due Dirigenti di una nota industria alimentare con sede a Cesena. L’attività di Indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Forlì si è sviluppata a seguito di una serie di controlli effettuati dal Nas presso l’industria e presso la catena di commercializzazione.

La presenza della salmonella nei prodotti che denotavano una carente conduzione gestionale dello stabilimento e facevano sorgere sospetti sulle attività di vigilanza e controllo dell`ufficio veterinario pubblico con sede presso lo stesso stabilimento. Le indagini hanno fatto emergere, quindi, una irregolarità nella conduzione dell`attività industriale, inadempimenti e violazioni a carico dei vari Veterinari Pubblici incaricati del controllo e della vigilanza sanitaria. In particolare sono stati accertati: falso ideologico in atti pubblici, avendo i veterinari pubblici attestato falsamente di aver proceduto ad attività di controllo e campionamento di fatto non effettuati personalmente, abuso d`ufficio e omissioni in atti d`ufficio. 

«Le indagini riguardano le modalità di esecuzione dei controlli a campionamento effettuate dai veterinari per incarico dell'Ausl e non è in atto alcun addebito che riguardi la presenza di salmonella nei nostri prodotti». Lo sostiene, con una nota, la cooperativa Avi.Coop al centro dell'inchiesta. «L'azienda - dice la nota - si dichiara in ogni caso disponibile a collaborare, oggi come in passato, con l'autorità giudiziaria per qualsivoglia tipo di verifica, confidando nell'indiscussa serietà delle indagini in corso e avendo sempre operato nel pieno rispetto della normativa vigente in materia sanitaria, garantendo qualità e sicurezza dei propri prodotti nell'interesse dei consumatori».