Savignano, raid da Zamagni: prese oltre 40 borse di pitone

Il titolare: “E’ chiaro che si tratta di un furto su commissione”

Piero Zamagni accanto al vetro sfondato (foto Pasolini)

Piero Zamagni accanto al vetro sfondato (foto Pasolini)

Cesena, 26 marzo 2015 - Hanno rubato oltre quaranta borse, tutte in pelle di pitone, lasciando tutto il resto e cioè altre borse in pelle più economiche e migliaia di paia di scarpe. Un danno che si aggira sui diecimila euro coperti da assicurazione. Secondo furto in meno di sei mesi nel grande negozio con annessa produzione di calzature da donna e da uomo e accessori vari, sito a Savignano in via Parri nella zona artigianale di San Giovanni in Compito, lungo la via Emilia e di proprietà di Piero Zamagni, 57 anni, residente a Longiano.

Un negozio di 500 metri quadrati di esposizione con annessa la fabbrica di produzione, trasferito da Ponte Ospedaletto di Longiano a Savignano due anni fa. Il furto è avvenuto alle 3.58 di ieri mattina mercoledì 25 marzo, come si evince dalle telecamere di videosorveglianza collocate all’interno dell’azienda. Due sono i ladri che si sono introdotti all’interno dell’azienda mentre sicuramente c’era uno o più complici fuori. Hanno lasciato il camion fuori, dietro il grande negozio e poi a piedi hanno fatto il giro del locale, spaccato il vetro e forzato con un piede di porco una porta laterale e poi una volta dentro, incappucciati, di statura medio alta, hanno arraffato le borse selezionando le più costose che erano nel negozio senza toccare quelle meno care. L’azienda è anche dotata di sistema di allarme che è prontamente scattato e nel giro di pochi minuti sono arrivati carabinieri e vigilanza. Ma i ladri erano già spariti, senza lasciare traccia.

Solo scaffali vuoti, negozio sottosopra e la porta spaccata. C’è anche un fatto curioso. Nella furia di portare via le borse e nel caricarle sul mezzo, i ladri non si sono accorti di averne perso due, trovate poi dai carabinieri ai quali il titolare Piero Zamagni ha presentato denuncia per furto contro ignoti. Il primo ottobre scorso i ladri avevano rubato circa 200 paia di stivali da donna, una trentina di borse e 80 paia di sandali, sempre da donna, per un danno di circa 30mila euro come prezzo di produzione, solo in parte coperti da assicurazione. «I ladri per mettere a segno questo secondo colpo nel mio negozio – dice Piero Zamagni – hanno impiegato sette minuti. Hanno selezionato solo le borse in pelle di pitone ed è chiaro che si tratta di un furto su commissione. Presumo che i ladri conoscessero perfettamente tutto il nostro negozio. Oltre a tutto ciò credo che siano anche intenditori della merce che noi produciamo. E’ chiaro che non ho sospetti su nessuno, ma devono essere dei professionisti, visto che hanno operato incuranti anche dell’allarme che suonava».

Quella di Piero Zamagni è un’azienda sorta nel 1979, che sta andando bene sul mercato al 50% in Italia e un 50% all’estero, in Giappone, Cina, Stati Uniti. L’azienda ha sedici dipendenti e produce anche scarpe su misura. «Questo è il secondo furto che subiamo in sei mesi e adesso cominciamo ad avere davvero paura. Chiediamo più vigilanza, mentre io mi sono già attivato per installare un secondo sistema d’allarme, molto sofisticato».