Ecco la variante bis del Burchio: la nuova perimetrazione resta in sospeso

Il progetto del resort a Porto Recanati: potrebbe essere esclusa una delle due zone edificabili

Il primo progetto  del resort del Burchio sarà modificato

Il primo progetto del resort del Burchio sarà modificato

Porto Recanati (Macerata), 7 marzo 2017 – La variante bis del Burchio è pronta per il primo passaggio in Consiglio (adozione). Resta in sospeso la questione relativa alla nuova perimetrazione del Pai (piano di assetto idrogeologico), definita dall’autorità regionale di bacino ad agosto, con la quale è stato modificato l’indice di rischio (ora P3) di una zona ricompresa nel comparto urbanistico, circostanza che «potrebbe escludere una delle due zone edificabili».

Il Comune di Porto Recanati prende atto, in attesa che la stessa autorità di bacino esamini le osservazioni presentate dal Comune e dalla Coneroblu.

Nella variante è però prevista una norma tecnica, la quale prevede che l’attuazione dei comparti sotto osservazione potrà avvenire soltanto se il perimetro del Pai sarà ridotto. L’intervento riguarda una zona comparto di 344.265 metri quadrati (34 ettari) posta nel versante sud-est della collina del Burchio, a Montarice, proprietà per gran parte della srl Coneroblu, più altre particelle di privati. Vi si vorrebbe realizzare un complesso turistico costituito da una struttura alberghiera, da alcuni fabbricati singoli destinati a residenze turistiche, spazi per attività sportive, servizi e così via.

L’hotel sarà situato nella zona est del comparto, poi ci saranno due complessi di casette nei settori nord-est e sud-ovest. Al centro dell’area un complesso sportivo a servizio dell’albergo e a monte, vicino all’ingresso, una zona a verde pubblico con aree destinate a giochi e parco.

Quanto agli edifici presenti, la chiesetta del Burchio e l’edificio vicino a questa, saranno restaurati; gli altri demoliti.

Oggi la destinazione di tutta quell’area è così suddivisa: ci sono una zona rurale Ea di salvaguardia paesistico ambientale, una zona a destinazione R6 per attrezzature di interesse pubblico e una zona a destinazione V1 verde pubblico. Con la variante si modificheranno in parte le destinazioni inserendo per una parte del comparto una previsione ricettiva ad uso pubblico R1, il cosiddetto parco del Burchio.

E veniamo ai numeri, partendo dalla legge regionale 22 del 2011. In sostanza si consente di compensare le nuove destinazioni fabbricabili con altre che vengono eliminate. E così è per la variante chiesta al Comune, proposta da soggetti che sono interessati alla trasformazione delle loro proprietà in zona agricola e dalla Coneroblu che invece vuole realizzare l’insediamento turistico. Detto questo, 163.115 metri quadrati di terreno edificabile saranno trasformati in area agricola e 161.091 saranno invece inseriti nella nuova variante. Cubature. La volumetria prevista nel Prg è di 91.528 metri cubi; ce ne sono altri 8.619,47 già edificati. Totale: 100.147 metri cubi. La volumetria massima prevista nella proposta di variante è di 78.740 metri cubi, ma al netto delle previsioni del Pai (e relative norme di salvaguardia), se ne porteranno in approvazione 47.305.

Secondo il Comune, gli altri 31.435 metri cubi, una volta definita la perimetrazione del Pai, potranno essere eventualmente utilizzati con una seconda variante.

ale. cap.