Civitanova, Civita Park, l’inchiesta è archiviata

C’è la prescrizione: nessuno rinuncia. Due anni di indagini su tre giunte, esecutivo Corvatta prosciolto nel merito

Il parcheggio di un centro commerciale (foto di repertorio)

Il parcheggio di un centro commerciale (foto di repertorio)

Civitanova, 17 marzo 2017 - L’inchiesta della Procura di Macerata sulla Civita Park di Civitanova è stata archiviata su richiesta del procuratore capo, Giovanni Giorgio. Dopo due anni di indagini, si chiude una vicenda giudiziaria che ha visto indagate ben tre giunte comunali con l’accusa di abuso d’ufficio. Ma adesso si fermano le indagini sulle procedure di realizzazione delle strutture e delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria affidate alla società dell’imprenditore abruzzese Mauro Mattucci.

Non sono uguali, però, le motivazioni che hanno portato all’archiviazione dell’inchiesta. Per la giunta attuale del sindaco Tommaso Claudio Corvatta (escluso Gustavo Postacchini, che non era mai stato indagato) la decisione è stata presa nel merito. Gli inquirenti non hanno cioè ravvisato il dolo negli atti della giunta di Corvatta, concludendo che ha agito seguendo un iter già avviato al momento dell’insediamento, e poi gestito senza fare nulla per agevolare la Civita Park.

Quanto alle amministrazioni comunali passate, quello che hanno governato negli anni dal 2006 al 2012, ovvero le giunte dei sindaci Erminio Marinelli e Massimo Mobili, l’archiviazione è avvenuta per la prescrizione dei reati. Cioè il reato ipotizzato – se mai c’è stato – si è ormai estinto a causa del fatto che è già trascorso troppo tempo. La Procura di Macerata aveva chiesto agli indagati di rinunciare alla prescrizione e di non sottrarsi a questa indagine, però l’appello è caduto nel vuoto.

L’inchiesta era nata da un esposto presentato dal centrodestra contro la giunta del sindaco Corvatta durante le fasi di costruzione del palazzetto dello sport. La Procura ha successivamente ipotizzato e indagato gli amministratori attuali per il reato di abuso d’ufficio in merito ai lavori del palazzetto, assegnati con affidamento diretto, senza gara di appalto. Questione che, pochi mesi dopo, è rimbalzata pure addosso alle giunte precedenti, quelle che hanno gestito la lottizzazione in origine, relativa alla realizzazione del centro commerciale e della fiera.

Anche in questo caso sono stati tutti indagati, i sindaci e gli assessori comunali del tempo, perché avevano affidato alla società dell’imprenditore Mauro Mattucci senza gara la costruzione del megastore e del padiglione fieristico. Nel corso dell’inchiesta, tra i documenti acquisiti in Comune sulla Civita Park, ce n’era uno sul quale un funzionario aveva scritto un appunto: «Occorre disporre una gara». Il funzionario dunque è stato chiamato a riferire in merito a quella nota, ma lui ha negato di esserne l’autore. Resta ancora aperto invece il procedimento alla Corte dei Conti, per valutare se l’affidamento diretto delle opere abbia poi causato danno erariale.