Fontespina, l'edificio covo di sbandati. "Venga subito sistemato"

L'intervento dopo le segnalazioni dei residenti. Arriva l'ordinanza del Comune: 20 giorni di tempo ai proprietari

Il rudere

Il rudere

Civitanova, 15 novembre 2017 - A Fontespina, in via Argilofi, c’è un edificio mantenuto nel degrado strutturale e igienico, e scatta l’ordinanza comunale che obbliga i proprietari, due civitanovesi, a intervenire per ripulire. La struttura si trova all’angolo con la statale adriatica, è lasciata nel totale abbandono e si presta anche al ricovero di senzatetto e malintenzonati. Le lamentele del vicinato e gli esposti inoltrati a Palazzo Sforza hanno portato, un mese fa, la polizia municipale ad effettuare un sopralluogo e a constatare ‘lo stato di totale degrado – è scritto nella relazione – e incuria dell’area di pertinenza dell’immobile, per la presenza di vegetazione spontanea, rifiuti, materiali di vario tipo come detriti edili di risulta e pneumatici usati’. Rilevata anche l’apertura del portone di ingresso, la mancanza di una porzione della recinzione, così che all’edificio chiunque poteva avere libero accesso.

Non è una cosa di poco conto considerato che pochissimi giorni fa, proprio in via Argilofi, si è verificato un furto in appartamento ai danni di una residente che ha espresso il dubbio fosse stato qualcuno che aveva tenuto d’occhio i suoi movimenti per entrare in azione appena si fosse allontanata da casa. Con l’ordinanza emessa dal Comune, i proprietari hanno venti giorni di tempo per ripristinare la recinzione, bloccare l’accesso all’edificio con interventi permanenti a porte e finestre, pulire l’area e rimuovere i rifiuti, sia all’aperto che all’interno del fabbricato, attuando anche la derattizzazione, la disinfestazione e la manutenzione del verde. Provvedimenti che in centro diversi proprietari di abitazioni inagibili hanno già preso, spontaeamente o obbligati da ordinanze, lavorando di calce e mattoni per murare gli ingressi che venivano continuamente violati da clandestini e senzatetto. L’immobile di via Argilofi viene definito come una struttura ‘dalle caratteristiche tali da diventare un punto di ritrovo abituale, soprattutto notturno, per le persone che svolgono attività illecite o senza fissa dimora, come anche già segnalato e lamentato dai vicini, mentre la presenza di rifiuti di ogni genere crea un pericolo sotto il profilo igienico–sanitario’.