Villa Conti a Iginio Straffi, l’affare è già fatto

L'inventore delle Winx l'ha comprata dall'Opera salesiana di Roma. Ecco i dettagli dell’operazione

Villa Conti e la vicina chiesetta neogotica (foto Vives)

Villa Conti e la vicina chiesetta neogotica (foto Vives)

Civitanova Marche, 24 febbraio 2017 - La notizia è certa: il nuovo proprietario di villa Conti è Iginio Straffi, l’inventore delle Winx: le sue fatine sbarcano in città con i loro buoni messaggi. Gliel’ha ceduta l’Opera salesiana di Roma, proprietaria dell’immobile, con atto sottoscritto davanti al notaio Carlo Conti di Tolentino.

Straffi è il nuovo proprietario, anche se per entrare in possesso del bene mancano alcuni dettagli. I salesiani, dal canto loro, hanno provveduto a liberare la palazzina (che fino al 2013 ha ospitato i loro pensionati) da mobili, letti, coperte, sedie e tavoli, una cucina industriale e quant’altro.

Ieri, i cancelli d’ingresso della villa erano chiusi, la spia della mutata situazione. Nella villa si dovrebbe presto aprire un cantiere per alcuni restauri architettonici e ambientali. Provvederà a tutto Straffi, appassionato di arte e di ambiente. Ci sarà certamente da consolidare il villino liberty, testimonianza di art deco di grande interesse regionale e nazionale. Il villino, che dovrebbe essere la nuova dimora della sua famiglia, ha sofferto in parte gli effetti delle recenti scosse sismiche e ha bisogno di restauro. Analogo discorso per la chiesetta neogotica. La curiosità riguarda la palazzina che una volta ospitava le scuderie e le eleganti carrozze donate negli anni Sessanta al Comune di Macerata, oggi pezzi pregiati di un museo ospitato a palazzo Buonaccorsi. Che ne sarà di quella palazzina? Le ipotesi sono tante, adesso bisognerà vedere quale sarà quella giusta. Un museo delle Winx? Un centro di formazione e di designer? Straffi a suo tempo disse che Civitanova gli interessava come città dove investire non nel mattone, ma in cultura e in turismo. Ci sono buoni motivi, allora, per ipotizzare una struttura capace di produrre delle iniziative culturali e di richiamo. Si vedrà.

Poi il parco. Sono sette-otto ettari. Saranno chiusi al pubblico o faranno da corollario all’insieme architettonico da destinare a ipotizzati usi socio-culturali, e quindi in parte pubblicamente fruibili, magari da bambini? Domande per ora senza risposta. Neanche il sindaco, che con Straffi si era a suo tempo incontrato, sa. Altra domanda: al di là di quello che vorrà fare Iginio Straffi, i salesiani investiranno a Civitanova parte degli introiti? Sembra di no. «La villa non era della parrocchia, ma dell’Opera salesiana centrale – dice il parroco, don Giovanni Molinari –. Le risorse, quindi, saranno gestite dall’ispettoria centrale a sostegno delle scuole e della formazione». Neanche un po’ per l’oratorio o la nuova chiesa? «La parrocchia – spiega don Giovanni – è della diocesi di Fermo, e non dei salesiani, tant’è che per la chiesa il contributo lo ha elargito la Cei. La chiesa, pertanto, sarà completata con risorse nostre, iniziative, donazioni e attività di Colorito, struttura chiusa per il terremoto».