Potenza Picena, rissa alla Baxter per i parcheggi. In 7 davanti al giudice

L'episodio sarebbe avvenuto a settembre del 2013

Potenza Picena, rissa alla Baxter per i parcheggi. In 7 davanti al giudice

Potenza Picena, rissa alla Baxter per i parcheggi. In 7 davanti al giudice

Potenza Picena (Macerata), 22 giugno 2017 - Sette persone sotto accusa, dopo una notte movimentata al Baxter di Potenza Picena. L’episodio, che sarebbe avvenuto il 15 settembre 2013, è finito ieri davanti al giudice dell’udienza preliminare, dove i sette sono imputati, a vario titolo, di rissa, minaccia, lesioni, tentata estorsione, tentato incendio e danneggiamenti. Gli imputati sono di Porto San Giorgio, Macerata, Montelupone, Tolentino e tre fratelli residenti a Porto Recanati.

Tutto era partito dal fatto che il titolare della discoteca, Bianchetti, aveva affidato ai fratelli di Porto Recanati la gestione del parcheggio. I tre avevano dunque imposto un prezzo per la sosta delle auto. Il titolare poi lo avrebbe scoperto, e vedendo che erano anche calati i clienti per questa iniziativa presa a sua insaputa, avrebbe scritto ai Barone per sollevarli dall’incarico. Però i tre, con un fratello minorenne per il quale si è proceduto a parte, sarebbero andati nel locale con mazze, bastoni e taniche di liquido infiammabile. Avrebbero sfondato un cancello, avrebbero provato ad appiccare il fuoco e avrebbero picchiato il titolare e i buttafuori, accorsi per vedere cosa stesse accadendo nel parcheggio.

Arrivarono anche i carabinieri, che identificarono feriti e aggressori, e alla fine i tre fratelli sono stati accusati di tentato incendio, tentata estorsione, lesioni, danneggiamenti; Borgogna di minaccia e lesioni; l'uomo di Porto San Giorgio di lesioni; tutti di rissa. Ieri nell’udienza preliminare a Macerata i due imputati di Tolentino e Montelupone hanno chiesto il processo con il rito abbreviato; per il primo, l’avvocato Olindo Dionisi ha chiesto di sentire anche l’ispettore Greco della Questura, che fece le indagini sulla rissa. Il giudice Maria Giuseppina Nocera ha dunque rinviato l’udienza a gennaio, per sentire il testimone e poi procedere nei confronti degli imputati, difesi anche dagli avvocati Piero Piersimoni ed Eleonora Verdini.

p. p.