Terremoto, la Regione: "Gli sfollati non possono essere cacciati"

Traslochi dai camping, in 240 rischiano di fare le valigie a fine maggio

Alcuni sfollati (foto Calavita)

Alcuni sfollati (foto Calavita)

Potenza Picena (Macerata), 20 maggio 2017 – «Credo che andremo allo scontro con la proprietà, sarà inevitabile». Così l’assessore regionale al turismo Moreno Pieroni sulla questione del Natural Village, che ospita circa 240 sfollati dopo il sisma di ottobre, che ora dovrebbero spostarsi in altre strutture ricettive per far posto ai turisti estivi.

«La Regione ci dice di restare, la direzione invece che il 31 maggio, termine dell’accoglienza stando al contratto, ce ne dobbiamo andare. Non ci stiamo capendo più nulla – sottolinea Maria Teresa Nori, portavoce dei terremotati del Natural –. I proprietari ci hanno comunicato che, se vogliamo rimanere dopo quella data, dobbiamo pagare, secondo le tariffe del periodo estivo. Una minaccia, dal punto di vista economico. La Regione si sta impegnando per convincere la proprietà a tenerci, rinnovando il contratto di accoglienza. Ma gli unici che combattono attivamente al nostro fianco sono il senatore Mario Morgoni e il sindaco Francesco Acquaroli. In ogni caso, noi restiamo dove siamo. E parlo a nome di un gruppo, una parte di noi. Il problema è invece per gli anziani, che si sentono completamente disorientati, chiedono in continuazione di sapere che fine faranno». «Stiamo inviando un’altra comunicazione in merito al Natural Village – spiega Pieroni –, per noi gli sfollati devono restare dove sono. Ovviamente non possiamo aumentare la quota pro capite per sfollato. È il governo che ha stabilito i prezzi, non la Regione. Però restiamo fermi sulla nostra posizione, che è lineare. Nessuno deve essere costretto a trasferirsi».

Intanto però la scorsa settimana la Protezione civile ha distribuito nel villaggio le liste che riportano le possibili destinazioni, alternative al Natural. «Certo, in ogni caso ci teniamo pronti per avere disponibili un’altra sistemazione a pochi chilometri di distanza – precisa Pieroni –, ma non ce ne sarà bisogno». E se invece il 31 maggio gli sfollati dovranno levare le tende per forza? «Vediamo quello che succederà – dice Pieroni –, ma la proprietà come pensa di costringerli ad andar via? Noi in ogni caso saremo presenti. Nel Fermano abbiamo adottato la stessa linea, cercando di far restare i terremotati dov’erano, o al massimo facendoli spostare di pochi chilometri. Nell’Ascolano possono restare fino al 30 giugno, e male che vada dovranno trasferirsi anche in questo caso in strutture vicine. Chi si è trasferito, l’ha fatto volontariamente. Saranno circa 800 le persone nelle Marche che devono traslocare».