FABIO CASTORI
Cronaca

Pullman a fuoco in galleria, terrore sul Gran Sasso

Passeggeri salvati dall’autista. Maceratesi, ascolani e fermani a bordo. La procura apre un'inchiesta FOTO

Il pullman divorato dalle fiamme

Il pullman divorato dalle fiamme

17 aprile 2016 – La galleria, il fuoco, la paura di morire. Sono stati interminabili attimi di terrore (FOTO), quelli che hanno vissuto ieri le 47 persone del Fermano, dell’Ascolano e del Maceratese dirette a Roma per una gita. Poco dopo le 12, nel traforo del Gran Sasso, sull’autostrada A24, un autobus delle autolinee Sam di Montegranaro ha preso fuoco a pochi chilometri dall’uscita. A bordo c’erano quasi tutti giovani diretti a Cinecittà per partecipare, come pubblico, alla seguitissima trasmissione «Amici», condotta da Maria De Filippi. È accaduto all’improvviso ed è stato Roberto Paternesi, l’autista del pullman, ad accorgersi del fumo proveniente dal motore e a far fuggire i passeggeri verso le uscite di sicurezza laterali, particolarmente numerose.

«Ci trovavamo al quinto dei dieci chilometri del tunnel – racconta l’autista – e stavo viaggiando in coda a un camion. All’improvviso ho avvertito una perdita di potenza del motore, ho guardato lo specchietto retrovisore e ho visto del fumo nero. Ho subito accostato l’autobus e ho gridato ai passeggeri di uscire fuori. Sono scesi di corsa sulla corsia di emergenza per trovare riparo nella traversa laterale delle gallerie. A quel punto ho preso l’estintore, ho cercato di domare le fiamme, ma ogni tentativo è stato inutile. Appena mi sono reso conto che l’impianto di areazione del tunnel alimentava l’incendio, ho rinunciato e ho allertato i soccorsi. Dopo pochi minuti, sono giunte due pattuglie della polizia e un’ambulanza, siamo stati accompagnati al pronto soccorso». La prontezza e la professionalità dell’autista hanno forse evitato una strage.

«Ho agito d’impulso – dice –. Credo di aver fatto la cosa giusta, quella che avrebbe fatto chiunque al mio posto, cioè mettere in salvo i passeggeri. Loro rappresentano sempre una grande responsabilità per chi fa questo lavoro. È stata davvero una brutta esperienza. Spero tanto che non succeda mai più una cosa simile. Provo tanto dispiacere per l’intera situazione e per il fatto che poi siamo dovuti tornare a casa, ma forse il destino ha scelto che oggi doveva andare così».

Purtroppo l’autobus si è fermato poco dopo l’ingresso dei laboratori dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, e quindi l’apposito robot antincendio installato da Strada dei Parchi, che protegge un lungo tratto della galleria vicino al centro di ricerca, non è arrivato fino al pullman. Polizia stradale, squadre dei vigili del fuoco, 118 e personale di Strada dei Parchi, la società concessionaria del tratto autostradale, hanno poi messo in salvo le persone. I passeggeri sono stati fatti defluire sull’altra canna della galleria, trasportati all’esterno con i pulmini della Strada dei Parchi, e quindi condotti al pronto soccorso dell’ospedale dell’Aquila. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, né intossicato. Verso le 19.30 è giunto nel piazzale dell’ospedale il pullman sostitutivo, che ha riportato tutti a casa. Sani e salvi.

APERTA UN'INCHIESTA  Sarà l'inchiesta della procura della repubblica dell'Aquila a fare luce sull'incendio del bus sotto il traforo del Gran Sasso direzione Roma.