Piovono disdette sul turismo. «Mai visto un luglio così brutto»

Civitanova, gli albergatori: molti rinunciano, ma teniamo duro

E la chiamano estate

E la chiamano estate

Civitanova, 29 luglio 2014 - TURISTI armati di ombrello piuttosto che di ombrellone e costume da mare. Un’estate così brutta in pochi se la ricordano. I villeggianti di Civitanova sicuramente non la dimenticheranno, sospirando con gli occhi rivolti verso a questo cielo grigio. Anche gli albergatori cittadini ne hanno di che tenere il broncio. «Faccio questo lavoro da 24 anni — spiega Stefano Mei, dell’hotel Velus — e questo è il peggior luglio che ho avuto. La scorsa stagione, proprio grazie al clima favorevole, abbiamo lavorato bene: quest’anno è mancato il passaggio in città. Disdette? Purtroppo ci sono state». Vicino a piazza XX Settembre c’è l’hotel Miramare. «Il maltempo ci sta penalizzando di brutto — osserva il suo direttore Roberto Gabrielli —, ma non ci arrendiamo e teniamo duro. Si sono accorciati i tempi di prenotazione: il turista, dopo un paio di giorni di pioggia, si stufa e decide di tornarsene a casa. Fortunatamente abbiamo lavorato in questi ultimi giorni, anche se c’è stato un piccolo calo. Nel fine settimana dovremmo riprendere con gli arrivi. Anche da noi ci sono state disdette, ma non tantissime».

IL MALTEMPO incide anche sugli affari dell’hotel Solarium, ma la colpa è pure della crisi economica. «Diciamo che le prenotazioni ci sono, ma negli anni passati erano di più — è il giudizio di Gianni Domizi —. Nei precedenti mesi abbiamo lavorato sopratutto con i dipendenti e gli operai che costruivano il centro commerciale, poi negli ultimi giorni con i concorrenti al torneo di Scacchi. Ora andiamo all’avventura. Camere libere ne abbiamo anche ad agosto: ormai non si prenota più in anticipo».

I B&B hanno sicuramente meno stanze da offrire alla clientela. Ma anche per loro il maltempo diventa una grande seccatura. Spiega Sandra Ruggeri, della Casa tra gli ulivi: «Certamente con il sole è tutto più facile e i turisti si divertono — dice —, ma comunque noi civitanovesi siamo capaci di far innamorare i turisti di questa terra e delle Marche in genere. Rimangono stupiti e incantati. Calo? Ho avuto, già a partire dallo scorso anno, un ribaltamento delle visite. Prima avevo magari clienti italiani che venivano di passaggio a Civitanova alcune notti, per poi ripartire alla volta della Puglia e del sud. Ora invece ho tantissimi stranieri da Finlandia, Norvegia, Olanda, Polonia, Inghilterra. Sono abituati ai climi freddi e quindi non si scandalizzano per un po’ di pioggia».