«Record di assenze in Consiglio». Ciarapica nel mirino del Pd

Il consigliere di opposizione non ha partecipato a nessuna delle sette sedute nel 2015

Ciarapica ha il record di assenze in Consiglio nel 2015; lo segue Mobili

Ciarapica ha il record di assenze in Consiglio nel 2015; lo segue Mobili

Civitanova Marche, 17 luglio 2015 - «Ciarapica, chi l’ha visto?». Se lo chiede Lidia Iezzi, consigliere comunale del Pd, che mette nel mirino il consigliere comuinale d’opposizione per il suo record di assenze nell’assise cittadina. «Campione di presenze sui social network e sui giornali, ma recordman di assenteismo ai consigli comunali. Nel 2015 Fabrizio Ciarapica (Vince Civitanova) “il moralista’’ che non ha partecipato a nessuna seduta consiliare. Dal primo gennaio al 30 giugno, sette convocazioni e sette volte deserto il suo scranno. Il consigliere Ciarapica, che i cittadini hanno votato per stare in aula a portare le ragioni del suo elettorato, ha abdicato alle funzioni del mandato, lasciando ad altri del suo schieramento il compito di confrontarsi con chi amministra».

Per la Iezzi, «Ciarapica è diventato, giorno dopo giorno, il consigliere virtuale, e infatti è solo sul web che si esercita attaccando tutti con sproloqui e tante falsità. È lì che, senza contraddittorio e davanti ad una claque di fan, può dire tutto quello che vuole, sciocchezze comprese, cosa che mai gli sarebbe permessa in aula dove troverebbe pane per i suoi denti. Ciarapica non è solo nella classifica dei consiglieri fantasma. Dopo di lui brilla per assenteismo Massimo Mobili (Ndc), allergico ai consigli comunali tanto da marcare due sole presenze nel primo semestre. E sì che da ex sindaco dovrebbe sentire il dovere di rappresentanza. No. Trovano molto più comodo starsene a casa, dietro una tastiera a fare la web politica. Per ora, rimandati a settembre, sempre che abbiano una giustificazione valida per tante assenze. In relazione, infatti, alle previsioni contenute nel Testo Unico degli Enti Locali (art. 43), nello Statuto comunale (art. 8) e nel regolamento del consiglio comunale (art. 30), in caso di assenza ingiustificata a tre sedute consecutive esistono i presupposti per avviare la procedura di contestazione che può portare alla pronuncia di decadenza dalla carica. Ma, senza scomodare i codici, se onorare il mandato elettorale è per loro così fastidioso e faticoso, si dimettano e lascino il posto a chi ha più passione e rispetto per il voto dei cittadini. Oltretutto – conclude la Iezzi –, avrebbero più tempo per razzolare sul web».