ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Don Pennacchio nuovo arcivescovo: "Ora accoglietemi con amicizia"

L'annuncio ufficiale: 54 anni, è stato economo generale della Cei

Don Rocco Pennacchio col vescovo di Matera (da sassilive.it)

Don Rocco Pennacchio col vescovo di Matera (da sassilive.it)

Fermo, 15 settembre 2017 - Ha già avuto una inaspettata testimonianza dell’affetto dei fermani il nuovo arcivescovo della diocesi di Fermo (sotto cui ricadono anche i Comuni di Civitanova, Montecosaro, Morrovalle, Corridonia e Potenza Picena), Rocco Pennacchio, che ieri nella sua Matera, proprio durante l’annuncio ufficiale della nomina, ha ricevuto l’abbraccio caloroso di alcuni turisti di Fermo, i quali, dopo aver appreso la notizia, si sono diretti in cattedrale per salutarlo e per una foto ricordo.

Ha confessato di sentirsi in un momento di gioia, ma anche di preoccupazione, il giovane vescovo, 54 anni, una vocazione arrivata tardi, dopo essersi diplomato perito commerciale. Un impegno costante nella parrocchia e nell’Azione cattolica, Pennacchio a trent’anni è entrato in seminario. Dopo avere conseguito il baccellierato in teologia, è stato ordinato sacerdote nel 1998. Ha insegnato religione ed è stato economo della diocesi, offrendo la sua profonda competenza anche ad altri enti benefici. Nel 2011 è stato economo generale della Cei, un uomo dalla fede forte e importante, riservato ma attento alle cose degli ultimi: così ne parla chi ha avuto l’occasione di conoscerlo. Durante la cerimonia, don Rocco Pennacchio ha espresso la sua emozione.

«Mi affido alla croce, di cui oggi (ieri, ndr) ricorre la liturgia – ha detto –. Sono onorato di poter raggiungere la diocesi di Fermo e sono pronto a mettermi al servizio di questa comunità. Devo dirvi che quando ho appreso la notizia, mi sono reso conto che mi aspettava un compito molto grande e per un attimo ho pensato a quello che mi aspettava, poi ho reagito e razionalizzato questa notizia, che è arrivata in un momento particolare per la mia famiglia, perché proprio in quel periodo mia madre ha dovuto subire un intervento chirurgico molto delicato».

Agli amici della diocesi di Fermo ha inviato un messaggio carico di affetto. «Nell’attesa di incontravi, conoscervi, amarvi, chiedo fin d’ora di accogliermi con semplicità e amicizia, perché anch’io mi inserisca nel bel cammino ecclesiale che già percorrete. Sostenetemi fin d’ora con la preghiera, perché impari a diventare sempre di più il vostro padre, pastore, amico. Insieme testimonieremo la gioia del Vangelo nella terra che il Signore ci ha donato, specialmente in questo tempo segnato dalle conseguenze del terremoto che ha messo a dura prova la tenuta sociale delle nostre comunità, già provate dalla difficile congiuntura economica».

Un pensiero lo ha dedicato all’arcivescovo Luigi Conti, per la sua esperienza e il suo prudente consiglio. Pensa alla sofferenza, alla carità necessaria, perché questi tempi ci stimolano a imparare l’arte dell’accoglienza, del dialogo, dell’integrazione. Don Rocco Pennacchio si prepara a lasciare Matera col dolore di chi si allontana dalla terra amata, ma con la consapevolezza di trovare un abbraccio carico di fratellanza.