"Così si frenano gli investimenti"

La riforma sulle concessioni balneari crea criticità per gestori come il Matepaya di Pedaso, minacciando identità, reputazione e stabilità professionale.

"Così si frenano gli investimenti"

"Così si frenano gli investimenti"

Le criticità della riforma sulle concessioni balneari, si ripercuotono anche sui casi in cui, la spiaggia e la ristorazione dello stesso chalet, siano gestiti da persone diverse, come nel caso del Matepaya di Pedaso. "Questa legge non liberalizza le concessioni, ma sostituisce i gestori senza riconoscere valore né ‘prezzo’ per quanto fatto in tanti anni". Sono le parole di Mariano Pallottini, la cui famiglia è concessionaria della spiaggia dal 1969. "Fin da ragazzino – dice – affiancavo la mia famiglia, questo è il mio lavoro da 50 anni. La storia della riforma è lunga, ma di fatto, tolgono a noi le concessioni a favore di chi? Qui non si tratta di liberalizzare ma di dare in mano a lobby le nostre concessioni, tanto meno questa operazione è preposta ad abbattere i costi".

Pallottini sa che la cura dell’accoglienza si costruisce nel tempo. "La mia famiglia vive di questo lavoro, ho dato e ricevuto tanto, credendo nel valore del servizio che dà identità al luogo. Dopo tanti anni mi dispiace costatare che si confonda l’idea di liberalizzare con sostituire. La volontà di concedere più licenze è approdata ad un’altra realtà". "Da 17 anni investo nella riapertura stagionale del ristorante – dice Marco Napoleoni – per dare un servizio sempre più accogliente e confortevole. Nel tempo abbiamo costruito la nostra identità e reputazione, che richiamano clienti sia della provincia che turisti abituali provenienti da tutta Italia. Il punto di riferimento non è il suolo pubblico, ma chi quel suolo lo gestisce con sacrifici di ogni giorno. Il possibile cambio di gestione della concessione – conclude – trascina con sé anche il mio destino professionale e le sorti della mia famiglia. Questa situazione di incertezza genera mancanza di progettualità e frena la crescita di chi investe e del territorio".

Paola Pieragostini