Lineapelle, gli imprenditori fermani contestano la data

Catalini e Mannini di Confindustria: “Più visitatori che ordini, fiera troppo vicina al Micam”

Michela Catalini, presidente degli Accessoristi di Confindustria Fermo

Michela Catalini, presidente degli Accessoristi di Confindustria Fermo

Fermo, 24 febbraio 2017 – Troppo vicina al Micam. Per gli imprenditori fermani è questo il peccato originale di Lineapelle, la fiera dedicata a concerie, accessoristi, componentisti, tessuti e sintetici. Si è chiusa la 92esima edizione, cui hanno preso parte 1.200 espositori provenienti da 44 Paesi. Erano presenti anche diversi protagonisti del distretto fermano-maceratese. “Sono mediamente soddisfatta”, dichiara Michela Catalini dell’azienda Da.Mi., presidente della sezione Accessoristi di Confindustria Fermo. E si capisce subito che c’è qualcosa che non va.  Quel “mediamente”, infatti, è dovuto soprattutto alla data in cui si svolge Lineapelle. “Abbiamo visto più gente che ordini, lavorando intensamente solo il secondo giorno”.  Il coro degli imprenditori fermani è unanime: “La fiera arriva troppo presto, una settimana dopo il Micam non ha senso per noi; e penalizza i clienti, che hanno difficoltà ad organizzarsi”. “Difficile arrivare a Lineapelle con le idee chiare se hai solo sette giorni per resettare la mente”, spiega la Catalini. Il problema esiste anche per i modellisti, dice: “Come possono disegnare una collezione invernale per il Micam e in pochissimo tempo essere pronti a pensare alla collezione estiva?”.  La soluzione è offerta da Angiolo Mannini, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Fermo: “Spostare l’edizione di febbraio verso la prima metà di marzo evitando così anche la sovrapposizione con la Premiere Vision di Parigi”.  Intanto, però, una cosa è certa: i due presidenti di Confindustria Fermo torneranno a Lineapelle il 4-5-6 ottobre 2017.