La festa tra parenti si trasforma in un raid punitivo, ferito anche un bambino

E’ successo ieri sera tra Casabianca e Lido Tre San Tommaso: sprangate alla festa tra parenti in pizzeria

Le ambulanze accorse sul posto (Foto Zeppilli)

Le ambulanze accorse sul posto (Foto Zeppilli)

Fermo, 27 luglio 2016 - Doveva essere una tranquilla festa tra parenti e amici, invece si è trasformata nella scena di una spedizione punitiva a colpi di spranga, in cui è rimasto ferito anche un bambino. E’ accaduto ieri sera in una pizzeria all’aperto tra Casabianca e Lido Tre San Tommaso. Erano da poco passate le 22 quando un gruppo di macedoni stava festeggiando il compleanno di una donna. Tra pizza, patatine, birra e aranciata, la serata stava trascorrendo serenamente e in un clima spensierato.

Improvvisamente è spuntata una moto con due uomini in sella, che sono scesi, hanno tirato fuori le spranghe di ferro ed hanno iniziato a colpire due macedoni che si trovavano alla festa, uno di 35 anni, l’altro di 40. E’ stato un pestaggio violento, in cui, involontariamente, è rimasto coinvolto anche un bambino. Ad avere la peggio però sono stati i due macedoni oggetto del regolamento di conti: uno è rimasto a terra svenuto, ferito e sanguinante, l’altro invece, nonostante i violenti colpi subiti, è rimasto sempre cosciente.

Tra il fuggi fuggi generale, mentre tutti cercavano di mettere in salvo i tanti bimbi presenti, i due aggressori sono riusciti a scappare, facendo perdere le loro tracce. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, le ambulanze della Croce Azzurra di Porto San Giorgio e della Croce Verde di Porto Sant’Elpidio, che hanno trasportato i tre feriti al pronto soccorso. Sul luogo delle spedizione punitiva anche gli uomini delle squadra volante delle polizia di Fermo, che, dopo aver ascoltato le testimonianze delle vittime e delle persone presenti, hanno fatto scattare una lunga caccia all’uomo durata tutta la notte. Dei due aggressori, purtroppo, nessuna traccia. Secondo la prima ricostruzione, i due motociclisti armati di spranga parlavano albanese. Non è escluso che gli aggressori e le vittime si conoscessero. Gli inquirenti sono convinti si sia trattato di un regolamento di conti e stanno indagando per capire il movente.