Nigeriano ucciso, Alfano a Fermo in "un giorno triste"

Il ministro dell'Interno: alla compagna di Emmanuel è stata concessa la protezione per motivi umanitari. Mattarella: "Gravissimo episodio di intolleranza razziale". Lutto cittadino e Consiglio comunale aperto

Nigeriano ucciso, Alfano a Fermo (Foto Zeppilli)

Nigeriano ucciso, Alfano a Fermo (Foto Zeppilli)

Fermo, 7 luglio 2016 - Un giorno molto triste per la comunità di Fermo, lo ripete più volte il Ministero dell’Interno Angelino Alfano (foto). Appena chiuso il comitato per l’ordine e la sicurezza, Alfano vuole dare subito due notizie che ritiene fondamentali: "Il capo di accusa per Amedeo Mancini, su indicazione della procura della Repubblica, è di omicidio preterintenzionale aggravato dalla finalità razzista; in questo modo vogliamo dire che l’Italia, le Marche, Fermo, non sono rappresentati da questa persona. Semmai dalla commozione e dalle lacrime del sindaco Paolo Calcinaro, con il suo dolore e la sua rabbia, con tutti quelli che si stanno mobilitando per ricordare che il nostro paese è campione del mondo di umanità e luogo di vera accoglienza".

L’altra notizia che vuole dare il Ministro è che a Chimery (leggi il suo racconto qui), la compagna di Emmanuel, è stata concessa la protezione per motivi umanitari, il provvedimento che aspettava con suo marito, che cercava dopo aver lasciato la Nigeria e aver perso tanto, tutto.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "addolorato dal gravissimo episodio di intolleranza razziale" che è costato la vita al rifugiato nigeriano Chidi Nnamdi, ha chiesto al prefetto di Fermo di "esprimere alla vedova, signora Chinyery, la sua piena solidarietà e di prestarle ogni necessaria forma di assistenza".

"Un sogno di amore e libertà infranto contro la violenza di un cittadino italiano pluripregiudicato, con numerosi precedenti penali e daspato, le indagini non hanno chiarito tutte le modalità ci sta lavorando la procura e la polizia speriamo di avere a breve risposta chiara e concreta. Intanto, abbiamo voluto dare un segno forte, per scongiurare ogni ipotesi di contagio, seminando odio si può raccogliere sangue. Il germe del razzismo provoca il frutto avvelenato. Il gesto di convocare il comitato qui ha il senso proprio di una comunità nazionale che si unisce per la cosa più bella e importante sostenere la libertà la vita e l’antirazzismo".

Parla anche delle indagini sulle bombe ai portoni delle chiese, poche parole il ministro per dire che la Procura sta seguendo due piste e che presto anche qui si arriverà alla verità. Una parola anche sulla possibilità di istituire la Questura a Fermo, una richiesta arrivata forte dal territorio, promette Alfano di parlarne con il Capo della polizia.

Intanto sul luogo in cui è morto Emmanuel ci sono fiori per non dimenticare, per una preghiera e per dire no alla violenza, dentro una città che non vuole essere questo. E' stato proclamato il lutto cittadino e indetto un Consiglio comunale aperto, che sarà convocato dalla presidente Lorena Massucci dopo l'autopsia probabilmente in occasione dei funerali del rifugiato nigeriano.