Francavilla d’Ete (Fermo) - La comunità di Francavilla d’Ete esprime chiaramente il suo «no» all’arrivo in paese di circa 14 profughi, che dovrebbero essere accolti nell’abitazione di un cittadino francavillese e seguiti da una cooperativa di Apiro.
Sabato pomeriggio davanti alla chiesa del Santissimo Crocefisso, situata nel centro storico, a poche decine di metri dall’abitazione che dovrebbe ospitare gli stranieri, sono apparsi un paio di striscioni, in uno si legge una frase che lascia poco spazio ad interpretazioni: «No allo sfruttamento dell’immigrazione», e mostra il pensiero di una larga parte della popolazione.
La notizia, dell’arrivo in paese di alcuni profughi era già nell’aria da alcune settimane, ma è stata ufficializzata dal sindaco Nicola Carolini solo di recente, precisamente durante un’assemblea pubblica che si è tenuta giovedì sera. «Sono stato messo al corrente dell’arrivo di una decina di profughi solo da pochi giorni – spiega Carolini - e l’ho comunicato alla cittadinanza. La Giunta comunale ed io siamo per l’accoglienza, ma in un piccolo comune come il nostro questo è un numero troppo elevato, temo che si possano creare dei problemi di convivenza e integrazione».
Molti cittadini non hanno accolto bene la notizia e gli striscioni comparsi sabato ne sono una testimonianza. Per l’arrivo a Francavilla dei profughi pare sia questione di giorni, la cittadinanza intanto si sta mobilitando anche per lanciare una raccolta firme da depositare in Prefettura.
Alessio Carassai