Elezioni comunali, il civico Alessandro Felicioni ci riprova: si candida a sindaco di Porto Sant'Elpidio

Guida la Coalizione Civica, nuovo movimento creato con Attilio Ripa e Lorenzo Pezzola

Alessandro Felicioni candidato sindaco di Porto Sant'Elpidio

Alessandro Felicioni candidato sindaco di Porto Sant'Elpidio

Porto Sant’Elpidio, 3 febbraio 2023 – Alessandro Felicioni rompe gli indugi e nell’assemblea pubblica convocata per stasera alla Piccola per presentare la Coalizione Civica, annuncerà la sua candidatura a sindaco con dovizia di spiegazioni e particolari rispetto all'annuncio di cui ha dato anticipazione. 

Ex esponente, nonché fondatore, del Laboratorio Civico con cui si è presentato alle scorse elezioni come candidato sindaco, Felicioni in questi cinque anni è stato consigliere comunale di minoranza fino a qualche mese fa, quando ha dato il via a una serie di decisioni che lo hanno portato a rompere con i suoi trascorsi: si è dimesso da consigliere comunale e ha lasciato il Laboratorio Civico. Dopo un giro di consultazioni di prassi, dopo aver trovato in Attilio Ripa e Lorenzo Pezzola due amici di viaggio che condividono con lui lo spirito civico dell’iniziativa a sfondo elettorale, e dopo aver calato nei nomi delle tre liste che saranno l’anima di Coalizione Civica - Senza Fili, Orizzonti Possibili, Città e Futuro - i concetti basilari del nuovo movimento, ha deciso di scendere in campo di nuovo e di candidarsi a sindaco della città.

"Abbiamo dialogato con tutti e a tutti abbiamo detto che vorremmo una amministrazione libera, lucida nelle scelte, decisa, competente ed ambiziosa. Abbiamo detto quali erano le linee guida del programma che ci piacerebbe portare avanti e abbiamo lasciato le porte aperte a tutti quelli che pensano di poter condividere queste idee. Stanno discutendo. Intanto, però, io parto; noi partiamo. Se e quando avranno risolto le loro questioni interne, avranno deciso con chi si può o non si può andare, avranno fatto i loro conti, magari ci ritroveremo; oppure no – dichiara Felicioni - e ognuno andrà per la sua strada. Non è un problema. Quel poco che ho capito di questo mondo è che il modo più onesto che abbiamo di fare politica è essere noi stessi e trasmetterlo alla gente. È il più onesto, è anche il più rischioso ma è l’unico modo che conosco".