Muore di notte in stazione: è giallo

Un testimone al Carlino: “Picchiato con calci e pugni”. La polizia: “Aspettiamo l’autopsia"

Polizia ferroviaria (Foto Businesspress)

Polizia ferroviaria (Foto Businesspress)

Ferrara, 19 novembre 2014 - Era steso a terra nell’androne della stazione. Sulle prime sembrava addormentato, ma così non era. Arresto cardiocircolatorio, recita il referto stilato dai sanitari del 118. Ma col passare delle ore, su quella che inizialmente pareva una morte naturale, è calato l’alone del giallo. Un altro clochard ha infatti riferito di aver visto un uomo aggredire la vittima, 70 anni, mentre dormiva, riempiendolo di calci. Una versione ancora tutta da verificare e sulla quale è al lavoro la polizia che già nella giornata di ieri ha sentito il testimone del presunto pestaggio.

Erano da poco passate le sei. I primi viaggiatori stavano raggiungendo i binari in attesa del loro treno. In molti hanno notato l’anziano senzatetto riverso a terra, immobile. Ed a qualcuno deve essere sembrato strano. Era un volto noto per chi frequentava la stazione (tutti lo chiamavano Mario, ma al momento nemmeno gli inquirenti sono riusciti ad identificarlo compiutamente, perché non aveva con sé nessun documento) e chi lo conosceva sapeva che era insolito che a quell’ora fosse ancora lì.

Scatta l’allarme. Sul posto arrivano l’ambulanza, gli agenti delle volanti e il personale della Polfer. Ormai però è troppo tardi. I sanitari del 118 non possono fare altro che constatarne il decesso. Nulla, sulle prime, faceva presagire che dietro a quella morte ci fosse altro che un malanno tanto improvviso quanto fatale. Fino a quando qualcuno non ha raccontato una versione diversa.

Si tratta di un altro clochard che passa le sue notti in stazione. Prima ha parlato con la polizia, poi, in serata, ha contattato il nostro giornale. «Ero sveglio — ricorda —, erano circa le 2.30. Mario russava e un ragazzo che dormiva poco lontano si è alzato e lo ha preso a calci nello stomaco». Le lacrime gli strozzano la voce in gola, ma il racconto continua.

«Mario ha iniziato a stare male, a vomitare — aggiunge — e poco dopo è morto». Gli inquirenti hanno già raccolto la testimonianza del senzatetto ed hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza (dalle quali, secondo i primi accertamenti, non emergerebbe nulla di anomalo). Per ora la versione più accreditata resta quella della morte per cause naturali, anche se non si esclude la pista della violenza. La verità sul giallo della stazione potrebbe emergere già nelle prossime ore dall’autopsia sul corpo del senzatetto.