Ferrara, alcol a minori e slot machines, 4 locali chiusi

La questura ha disposto chiusure temporanee che vanno dai 7 ai 15 giorni

Giovani che bevono alcolici (foto archivio Pressphoto)

Giovani che bevono alcolici (foto archivio Pressphoto)

Ferrara, 27 aprile 2017 – Quattro locali chiusi in tre giorni. Questo il risultato dell'azione della questura di Ferrara in risposta alla vendita di alcol a minori e all'utilizzo oltre l'orario permesso di slot machines. Tutte le sanzioni vanno dai 7 ai 15 giorni.

Di questi locali, due sono minimarket e si trovano a Ferrara: uno in piazza Ariostea e uno in via Armari, entrambi gestiti da bengalesi. Tra i fatti più gravi avvenuti nel locale di piazza Ariostea ci sono la vendita di alcol a un minore di 14 anni, fatto accaduto nel 2012 e per il quale nei prossimi giorni è prevista l'udienza, e la vendita di birra a due ragazze del 2001. Invece nel negozio di via Armari, molto frequentato da giovanissimi perché vicino all'uscita di alcune scuole, è avvenuta la vendita di vodka a un minore di 18 anni a cui non è nemmeno stato chiesto un documento d'identità.

Per i due minimarket è stata anche disposta la sospensione della licenza di vendita di alcolici per sette giorni come 'avvertimento' a ulteriori sanzioni più importanti e definitive. I maggiori frequentatori di questi locali sono proprio i ragazzi più giovani, che si fermano qui a comprare alcolici e superalcolici prima di recarsi nei locali notturni. L'attenzione verso questo fenomeno è molto alta, tanto più che è stato innalzato da 16 a 18 anni il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche.

Sempre a Ferrara è stata chiusa l'attività di un cittadino cinese di 30 anni: la municipale ha accertato che nel suo negozio per ben due volte (a febbraio e a marzo) vi erano 6 slot machines in funzione in orario non consentito. Infatti, l'amministrazione comunale, impegnata nella lotta alla ludopatia, ha disposto che le apparecchiature da gioco debbano essere spente in determinate fasce orarie. L'ordinanza è stata pensata proprio per arginare questo fenomeno, che costituisce un grave problema di disagio sociale, e per contrastare la frequentazione di questi locali da parte di ragazzi molto giovani.

Serrande abbassate per 15 giorni anche per un locale in via Marina a Comacchio, gestito da un 35enne cinese. La motivazione, in questo caso, è stata la cattiva frequentazione dell'esercizio, in cui andavano regolarmente dei pregiudicati, cosa che costituiva un pericolo per la pubblica sicurezza.