MARIO BOVENZI
Cronaca

Il coraggio di un imprenditore: "Disco verde del commissario, finalmente arrivano i ristori. Sono stati mesi di resilienza"

Nell’anniversario arriva l’ok ai contributi ad un nostro viticoltore con l’azienda in Romagna "La natura ha la sua saggezza, noi siamo solo ospiti. Alla fine crediamo sia stata un’occasione".

Il coraggio di un imprenditore: "Disco verde del commissario, finalmente arrivano i ristori. Sono stati mesi di resilienza"

Il coraggio di un imprenditore: "Disco verde del commissario, finalmente arrivano i ristori. Sono stati mesi di resilienza"

E’ un po’ una filosofia di vita, contenuta in poche frasi. Le pronuncia Stefano Bariani, imprenditore. Dice: "La natura ha la sua saggezza, noi siamo solo ospiti, siamo di passaggio e non dobbiamo arrabbiarci con lei. Anche l’alluvione in Romagna ci ha voluto dire questo: distruggere per rifare meglio e andare avanti". Va anche oltre. "Forse – sottolinea – è stata un’occasione". Non è solo una filosofia, quelle parole sono anche il coraggio di resistere. Adesso si chiama resilienza. Bariani fa qualche passo, sfiora il verde delle foglie. Anche in questi giorni è caduta qualche goccia d’acqua, poca roba, una carezza al terreno. L’anno scorso – 2 e 3 maggio, date nel diario, pagine bianche che sono diventate cariche di maledizioni – di acqua ne venne giù a fiumi, la collina dove si trovavano alcuni filari di viti scivolò a valle, una massa di terra andata giù, segnata da frane come canyon. Perché a volte l’America non è poi così lontana.

Bariani, partito da Portomaggiore per approdare a Brisighella sulle orme di uno sogno, non riusciva a credere a quello che stava succedendo. Giorni difficili, poi la voglia di ripartire, stringendo i denti. "Abbiamo resistito, abbiamo cominciato a fare i lavori, pagando di tasca nostra, cifre molto ingenti – racconta – abbiamo poi seguito, nei meandri della burocrazia, tutto l’iter per avere i risarcimenti. Documentato il danno, inviato pec, osservato tutti i dettami del commissario. E finalmente la nostra domanda è stata accettata, un bel segnale". Proprio qualche giorno fa, aniversario di un finimondo d’acqua. Dita incrociate, si guarda avanti, anche se è stato un anno di sacrifici. "In questo periodo non abbiamo ricevuto nulla, nessun ristoro. Ora la domanda è stata accettata, ci saranno altri passaggi. Ma il più è fatto". Più di un passo indietro, il nastro che si avvolge, la scintilla. Bariani e la moglie MariaGrazia Rizzati danno vita al fondo San Giuseppe, al loro fianco la figlia Biancamaria. Un vigneto che a terrazze colora di verde un pendio delle colline di Brisighella. E’ il 18 giugno del 2008, Romagna. Una bella terra, verde, una promessa. Fino al 2023, lo scorso anno, sembra ieri. Dal cielo viene giù il mondo. Una frana si ‘mangia’ parte del bosco, oltre il 30% dei filari. Ci sono le foto, quelle con la frana. Lui sul ciglio, lo sguardo deciso ma velato dalla tristezza. Poi i lavori – un investimento consistente – il terreno brullo, spianato. "Lì è tutto da rifare", sottolinea. E ancora un altro scatto, l’altro giorno. Maggio 2024, maggio di rinascita. I filari sono verdi, Bariani cammina, guarda avanti. "Il mercato ha premiato i nostri sforzi, i nostri vini sono apprezzati, conquistano terreno. Forse perché alla fine in quelle bottiglie c’è un po’ di noi stessi, del nostro cuore" Bicchieri e coraggio, sorsi dolci e a volte amari nelle pratiche da compilare per avere dall’alto almeno un aiuto e non solo pioggia. Si chiama resilienza. "I miei vicini che avevano coltivazioni a Bertinoro – riprende –, non subirono in quei giorni alcun danno, per noi non è stato così". L’altro giorno finalmente una bella notizia arrivata via pec, ci saranno altri passi da fare, sotto i ponti della pazienza. Un’altra metafora. "Quando studiavo all’università avevo come docente Giorgio Celli, ci raccontava dell’aquila. A metà della sua vita si strappa con il becco gli artigli poi si rompe anche il becco contro le rocce. Distrugge una parte di se stessa per rinascere". Si chiama ottimismo, ci vuole coraggio.