Ferrara, picchiato a sangue perché chiede l'elemosina

Giovane nigeriano chiede l’elemosina e viene picchiato in pieno centro

Ferrara, la Polizia blocca l’aggressore (Foto BusinessPress)

Ferrara, la Polizia blocca l’aggressore (Foto BusinessPress)

Ferrara, 30 settembre 2016 - Pestato a sangue in pieno centro perché aveva osato chiedere l’elemosina. È quanto accaduto intorno all’ora di pranzo di ieri tra via San Romano e corso Porta Reno. La vittima è un giovane nigeriano, che è finito all’ospedale dopo essere stato colpito da una raffica di pugni e calci. Sono circa le 12.30. Il mendicante sta camminando lungo via San Romano chiedendo qualche spicciolo tra i tavolini dei locali e i passanti. Incrocia un romeno di 24 anni che sta passeggiando insieme a due ragazze. Lo avvicina poco prima dell’angolo con piazza Travaglio. Gli tende la mano, chiedendo una moneta. Stando alla testimonianza di alcuni presenti, il romeno gli risponde in malo modo.

"Vatti a fare un giro" sibila in faccia al giovane di colore. Il questuante non sta zitto e gli risponde a tono. È la scintilla che fa scattare la furia. Piomba addosso al nigeriano e lo colpisce con un primo pugno. In un’istante è zuffa. I due litiganti si avvicinano al bar che fa angolo e piombano tra i tavolini, scatenando il parapiglia. Il mendicante viene raggiunto da diversi pugni e calci, fino a che l’aggressore non pensa di aver fatto abbastanza e si allontana rapidamente. Il nigeriano rimane a terra, sanguinante e dolorante. Da un negozio vicino parte l’allarme al 118. In San Romano arriva l’ambulanza, seguita nel giro di pochi minuti da due volanti della polizia di Stato.

I sanitari medicano la vittima e la portano all’ospedale di Cona. Ne avrà per sette giorni. Gli agenti iniziano a raccogliere le testimonianze dei presenti. «Mai visto una scena del genere – racconta una passante –. Volavano le sedie e quel povero ragazzo era una maschera di sangue». C’è chi dice anche di aver visto uno dei due contendenti utilizzare un pannello pubblicitario di un locale per colpire l’avversario, ma su questo dettaglio le versioni non sono unanimi.

Tra i presenti c’è qualcuno che decide di seguire l’aggressore di nascosto, potendo così indirizzare i poliziotti. Il 24enne, prima di essere fermato, riesce a cambiarsi la maglietta sporca di sangue. Un escamotage che però non basta a metterlo al sicuro. Le due pattuglie si spostano in corso Porta Reno, all’incrocio con via Ripagrande. Il giovane cade dritto nella rete tesagli dagli uomini delle volanti che lo bloccano e lo caricano in auto. Dopo gli accertamenti del caso viene però lasciato andare.