Ferrara, emergenza profughi. Il prefetto chiede la disponibilità degli hotel

Gli uffici di corso Ercole I hanno contattato un albergo di via Arginone. Oggi arrivano i primi 20 profughi. La Lega: "Pronti a dare battaglia"

Le ondate di arrivi sulle coste italiane non si fermano (foto Ansa)

Le ondate di arrivi sulle coste italiane non si fermano (foto Ansa)

Ferrara, 28 maggio 2017 - La lunga estate dell’emergenza migranti è cominciata. Sono attesi oggi, infatti, i primi venti richiedenti asilo destinati alla nostra città: gli altri, circa una decina, dovrebbero arrivare nella giornata di domani. Ma è già polemica. Secondo quanto precisato dall’Asp, solo otto dei venti migranti in arrivo in queste ore hanno una sistemazione ufficiale, ossia un agriturismo di Aguscello. E gli altri dodici? Saranno, sostanzialmente, disposti dove capita. Il prefetto Michele Tortora, già alcuni giorni fa, aveva di fatto ammesso la situazione di criticità, fatta di richiedenti ammassati in alloggi di fortuna con materassi appoggiati per terra.

Ecco, dunque, che il destino degli altri dodici ‘ospiti’ è probabile sia simile a quello appena descritto. E pensare che il bando per l’attivazione di un secondo Hub in provincia di Ferrara, con 60 posti letto a disposizione, è andato deserto. Così, urge correre ai ripari. E la misura straordinaria pensata dalla prefettura, per evitare ai migranti di dormire per terra, è la richiesta di disponibilità agli alberghi della città. Una soluzione ipotizzata già nei giorni scorsi, che ha trovato conferma ieri mattina quando gli uffici di Corso Ercole d’Este hanno contattato telefonicamente Giovanni Vezzani, titolare dell’Hotel Daniela: «Mi hanno chiesto – conferma il gestore della struttura di via Arginone – la disponibilità di alcune camere per ospitare i richiedenti asilo. Io non ho posto, perché ho tutto prenotato fino a fine luglio. Loro mi hanno risposto che ne terranno conto e questo mi preoccupa, perché hanno di fatto lasciato il finale di questa storia ancora aperto».

La paura, per Vezzani come per altri albergatori, è che l’arrivo nelle strutture degli immigrati possa in qualche modo spaventare i clienti abituali, proprio alla vigilia della stagione turistica più importante per il nostro territorio. Un timore, quello espresso dall’albergatore, che accompagna anche tutto il resto del settore turistico, specie per la mancanza di chiarimenti da parte di Chiara Sapigni: l’assessore alle Politiche Familiari, contattata telefonicamente, non ha voluto rispondere alle domande su questo tema, sostenendo di essere fuori città.

Una scelta di cautela che però non rassicura. Una non-comunicazione che, in fase di piena emergenza, suona come un voler prendere un tempo che, in realtà, non c’è. E così, a far sentire la propria voce, ci ha pensato, dall’altra parte, l’esponente leghista Nicola Lodi: «Oltre alla richiesta di disponibilità, la Prefettura (qualora non trovasse soluzione valide) potrebbe arrivare a requisire le stanze degli hotel, come già successo a Gorino. Noi saremo pronti a intervenire subito, se ciò dovesse avvenire». La lunga estate dell’emergenza migratoria, insomma, è ufficialmente iniziata: un’estate che si preannuncia bollente.