CLAUDIO MASCHIETTO
Ferrara

Delta del Po, nei capanni per lo scatto più bello. Guarda le foto

Fino a domenica 1° maggio la fiera internazionale di birdwatching - FOTO

Poiane

Poiane

Ferrara, 30 aprile 2016 - Un fine settimana di emozioni naturali. Fino a domenica Comacchio torna al centro della fiera internazionale del Birdwatching e del Turismo naturalistico (organizzano Valli di Argenta, Skua Nature e Afni Emilia Romagna). Siamo nel Delta del Po, parco e patrimonio Unesco. Oasi di bellezza struggente. Potete vivere l’emozione di fotografare aironi o poiane dai capanni che saranno aperti dalle 7.30 alle 12.30 (sconto del 50% solo su prenotazione). Sabato pomeriggio open day gratuito per gli amanti della fotografia naturalistica (FOTO). Un esperto vi guiderà alla scoperta dei capanni ma anche delle tecniche fotografiche (la prenotazione è obbligatoria). Alle 18 inaugurazione della mostra ‘Naturalmente in Emilia Romagna’, curata da Afni regionale. Per prenotazioni e informazioni, museo delle Valli di Argenta, tel. 0532-808058.

E’ sufficiente percorrere in auto una delle strade che convergono attraverso la pianura in quel di Campotto per accorgersi di quanto la natura sia ancora oggi ricca di biodiversità a relativamente poca distanza dalle città di Ferrara e Bologna. E’ facile scorgere un airone attraversare il cielo a pochi metri dalla strada, così come avvistare un gheppio intento a fare lo ‘‘spirito santo’ (così viene detto quel movimento in cui svolazza fermo su un punto scrutando il terreno in cerca di preda), incurante delle macchine che passano vicine.

Alle prime luci dell’alba si possono sorprendere civette sui fili della luce e in lontananza a est, dove sorge il sole, sentire, prima ancora di vederle, il richiamo delle oche selvatiche in volo. Procedendo da Campotto verso Argenta dopo un chilometro circa sulla destra c’è il Museo delle Valli di Argenta ed è lì davanti che alle prime luci del giorno la guida, nonché valente fotografo Sergio Stignani, accoglie i fotografi che giungono da ogni parte d’Italia per passare una giornata in uno dei capanni da lui gestiti per conto del grande gruppo dedito al turismo naturalistico Skua Nature, capanni dai quali è possibile ottenere scatti altrimenti praticamente impossibili da realizzare.

Siamo nel parco del Delta del Po e le specie che si possono osservare sono quelle tipiche degli ambienti paludosi, comprendenti uccelli stanziali e migratori che abbondano un po’ in tutte le stagioni e che trovano in questa riserva un sicuro rifugio e tutto il cibo di cui necessitano. Inoltre essendoci anche nella riserva una buona parte di bosco incontaminato non mancano gli abitanti caratteristici di quell’ambiente come caprioli, volpi, fagiani, picchi e innumerevoli altre specie.

I capanni sono sistemati in zone strategiche per l’avvistamento e sono realizzati tutti a misura di fotografo: ottima altezza, spesso a livello del terreno, posatoi ben strutturati e luce a favore praticamente per tutta la giornata. Si può decidere di passare qualche ora all’alba nel capanno dei limicoli, dove in questa stagione la fanno da padrone gli innumerevoli cavalieri d’Italia nella fase del corteggiamento/accoppiamento e comunque in generale non manca mai l’airone piuttosto che la garzetta, il totano moro, il piro piro, la pavoncella.

O si può tentare nel folto del bosco il capanno Abbeverata dove se si ha fortuna scende a bagnarsi il signore del bosco: lo sparviere. E comunque scendono a bere picchi, ghiandaie, scoiattoli e fagiani. D’inverno si possono fotografare comodamente le poiane, vicinissime, da un capanno apposito addirittura riscaldato. Ma i fiori all’occhiello della riserva, grazie a Sergio, sono probabilmente il capanno del Martino e il capanno Arca. Nel primo, oltre a scattare al martin pescatore in pesca e sui posatoi, recentemente viene data a tutti l’eccezionale possibilità di fotografarlo da sott’acqua mentre si tuffa e pesca! Nel capanno Arca invece si viene accompagnati in barca su una zattera galleggiante nel bel mezzo della palude dove le sgarze ciuffetto, decisamente gli ardeidi più belli, pescano ed entrano in competizione a pochissimi metri di distanza dagli obiettivi dei fotografi. In definitiva la riserva delle Valli di Argenta si rivela un vero paradiso per il naturalista e per il fotografo, una realtà di cui tenere conto assolutamente per una visita in tutte le stagioni.