Spal, il record del presidente Mattioli. Dalla Terza categoria alla serie A

Dalla proprietà Colombarini, padre e figlio, mai un’ingerenza. Così presidente e dg Vagnati possono lavorare e scegliere i profili migliori

Walter Mattioli, presidente della Spal (foto Businesspress)

Walter Mattioli, presidente della Spal (foto Businesspress)

Ferrara, 14 maggio 2017 - Il calcio con la C maiuscola a Ferrara nasce sempre in provincia. Se il leader maximus della storia della Spal, Paolo Mazza, venne da Portomaggiore, poi si sono avvicendati l’argentano Mazzanti, il filese Donigaglia, il comacchiese Tomasi. La città ha prodotto solo dirigenti di rapido intervallo, come Ravani e Benasciutti. E quanto alle esperienze “da lontano”, sia Pagliuso che Butelli hanno lasciato alla fine macerie, rivalutando a posteriori il milanese Nicolini, vituperato all’epoca per la prima caduta in quarta serie, ma capace almeno di pagare i suoi conti prima di andarsene.

Ora è da Masi e Quartiere che arriva l’ultima “buttata”, l’unica capace di salire in serie A dopo gli anni d’oro di Mazza. Walter Mattioli è sinonimo di Masi San Giacomo e Giacomense, i Colombarini per origine e sede operativa oscillano tra Quartiere - della cui squadra Simone fu anche centrocampista tra Prima e Seconda categoria - e Masi stessa.

Spal in serie A dopo 49 anni / FOTO e VIDEO

Papà Francesco e il figlio Simone sono entrati in fretta nel cuore degli spallini. Il capostipite Francesco si è fatto da sè diventando capitano di una industria con filiali in Brasile e negli Stati Uniti, ed è personaggio autentico e intatto. Dice quel che pensa con sintesi mirabile: ognuna delle sue frasi secche è più incisiva di mille parole. Simone è l’anima diplomatica della famiglia: ragionatore, riflessivo, equilibrato, si integra alla perfezione col genitore. Un altro aspetto da sottolineare è anche la generosità di questa famiglia. Non molte proprietà avrebbero anticipato i soldi per la prima e ora per la seconda versione dei nuovi riflettori, accettando di vederseli restituire dall’ente pubblico negli anni. La proprietà che sognavamo da decenni, questo dicono i tifosi.

Walter Mattioli è con ogni probabilità il primo presidente a potersi vantare di essere salito dalla Terza categoria sino alla serie A: come Giacomense arrivò alla C2 e il resto è giunto come Spal. Uòlter per tutti, è l’anima sanguigna del club, quello che a fine partita a caldo ribolle e a volte lascia cadere... il coperchio. Ma dalla celebre sfuriata post-Renate con Cozzolino all’unica dell’anno in corso dopo Avellino, secondo molti suoi collaboratori voluta e niente affatto figlia di un impulso, in 4 anni ha messo a punto anche quell’arte, e sbotta meno e meglio.

Davide Vagnati è il direttore fatto in casa, e fatto in fretta e bene, si direbbe. Passato dal centrocampo alla scrivania della Giacomense, in un anno a Masi e quattro a Ferrara si è imposto come l’attor giovane più brillante della sua generazione. Ha agganciato giocatori di pregio e lanciato giovani in cui nessuno credeva. Bravissimi tutti, non c’è altro da dire.

m. m.

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