Imola, più furti e danneggiamenti. Aumentano le telecamere

Il rapporto sui reati e le contromisure di prevenzione

Il prefetto Matteo Piantedosi e il sindaco Manca all’uscita dalla riunione del Comitato per l’ordine pubblico

Il prefetto Matteo Piantedosi e il sindaco Manca all’uscita dalla riunione del Comitato per l’ordine pubblico

Imola, 17 ottobre 2017 - Luci e ombre sui numeri, forniti dalla Prefettura di Bologna, in merito alla criminalità nel circondario imolese. Se il dato complessivo dei reati è in calo, aumentano invece i furti nelle abitazioni (+28), i danneggiamenti (+43), i delitti in materia di stupefacenti (+7). La pagella emerge rapportando i primi sei mesi del 2017 con lo stesso periodo dello scorso anno. Se nel primo semestre del 2016 i reati denunciati erano 2.935, quest’anno sono scesi a quota 2.757. I dati sono stati consegnati ieri dal prefetto Matteo Piantedosi nell’ambito della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuta, senza che sia stata annunciata, sotto l’Orologio. Durante l’incontro nel quale è stato analizzato l’andamento della criminalità nel territorio del circondario, hanno partecipato anche il questore, i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza, i sindaci (o loro delegati) del circondario. Nonostante la riduzione dei delitti, è stato deciso di istituire presso il commissariato imolese di polizia un Comitato circondariale che, quale diramazione del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, avrà il compito di esaminare le problematiche e l’andamento dei fenomeni criminosi al fine di predisporre servizi sempre più mirati.

Nell'ambito del rafforzamento delle strategie di prevenzione e contrasto, verranno poi analizzate le prospettive di qualificazione e diffusa implementazione dei sistemi di videosorveglianza. Sarà inoltre predisposto un protocollo di legalità tra la Prefettura di Bologna e il Comune di Imola, con l’obiettivo di rafforzare le attività di prevenzione e contrasto all’illegalità e alle infiltrazioni mafiose sia negli appalti pubblici che nell’edilizia privata, mentre è stata condivisa l’esigenza di qualificare sempre di più l’operato delle forze dell’ordine in termini di prossimità e vicinanza alla comunità. Anche perché, oramai, la presenza limitata delle forze dell’ordine rappresenta il vero nodo da sciogliere, basti pensare alla carenza di organico che caratterizza da tempo il commissariato di via Mazzini e che è stata più volte denunciata anche dal Sap (Sindacato autonomo di polizia).

PER PIANTEDOSI, la presenza del Comitato a Imola è legata a una «precisa scelta: quella di testimoniare vicinanza alle collettività locali, anche attraverso un monitoraggio mirato e approfondito di tutti quei fenomeni che destano maggiore preoccupazione per la cittadinanza». «I dati confermano che a Imola non sono presenti gravi delitti tipici delle aree metropolitane, come omicidi e stupri – sottolinea il sindaco Daniele Manca -. Tuttavia, pur nella riduzione del numero di reati, emerge un aumento dei furti in appartamento e dei danneggiamenti. Per questo intendiamo mettere in campo tutte le iniziative utili a sradicare questo fenomeno. Il Comitato circondariale si riunirà a breve per procedere all’elaborazione del piano di coordinamento».